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Premio Tropea, tutto rinviato a ottobre

TROPEA «A causa di imponderabili inconvenienti tecnici e logistici la seconda edizione del TropeaFestival Leggere&Scrivere e la settima edizione del Premio Letterario Tropea ad essa collegata, sono…

Pubblicato il: 04/09/2013 – 12:32
Premio Tropea, tutto rinviato a ottobre

TROPEA «A causa di imponderabili inconvenienti tecnici e logistici la seconda edizione del TropeaFestival Leggere&Scrivere e la settima edizione del Premio Letterario Tropea ad essa collegata, sono rinviate, nostro malgrado»: ne danno notizia gli organizzatori, scusandosi «con il pubblico e con la stampa» e rassicurando «il nostro pubblico affezionato e tutti gli appassionati che stiamo lavorando per realizzare l`evento dal 15 al 20 ottobre e che, come sempre, la passione e l`entusiasmo che ci hanno fin qui accompagnato proseguiranno con immutata energia e professionalità per garantire un programma ricco di spunti e contenuti di altissimo profilo».
Sono 3 i libri che si contenderanno il Premio Letterario Nazionale Tropea, giunto alla sua settima edizione e il cui svolgimento rappresenta il fiore all’occhiello del TropeaFestival Leggere&Scrivere, che avrebbe dovuto svolgersi da martedì 24 a domenica 29 settembre prossimi. Il comitato tecnico-scientifico, presieduto da Isabella Bossi Fedrigotti, ha individuato i finalisti: saranno Benedetta Palmieri (“I funeracconti”, Feltrinelli), Vito Teti (“Il patriota e la maestra”, Quodlibet) ed Edoardo Albinati (“Vita e morte di un ingegnere”, Mondadori), tre storie totalmente opposte che concorrono quindi nella determinazione dell’ennesima terna di qualità che porterà lustro alla finalissima, con il Premio che andrà a confluire nel più ampio bacino del TropeaFestival Leggere & Scrivere, quest’anno alla sua seconda edizione. La Palmieri con i suoi ben poco ortodossi Funeracconti impersona uno stile realmente originale con una narrazione vivida e creativa, Teti invece ha conferito un taglio storicoantropologico ad una romantica storia d’amore dai forti contenuti sociali, Albinati infine ha scritto un romanzo duro nel ricordo di un padre apparentemente anaffettivo che poi stempera la sua crudeltà nella dolcezza del ricordo. Con la terna dei finalisti pronta, ?avrà ora inizio il coinvolgimento della giuria popolare, composta questa da 41 fra giovani studenti tropeani e membri dell’Accademia degli Affaticati, voti che si andranno a sommare a quelli dei 409 sindaci dei comuni calabresi (assistiti dall’Asmenet Calabria), chiamati a decretare il vincitore assoluto durante la finalissima di ottobre, al culmine della seconda edizione del TropeaFestival Leggere & Scrivere (soggetto capofila Sistema Bibliotecario Vibonese, diretto da Gilberto Floriani). Nella sua già significativa storia, il Premio Tropea può vantare un palmarès di assoluto valore, rilanciato lo scorso dicembre dalla vittoria di Mimmo Gangemi nella vibrante saga de “La signora di Ellis Island”, pubblicato da Einaudi. Evento culturale di alto profilo, innovativo nella sua capacità di coniugare tradizione ed innovazione, (è stato il primo premio in Italia ad adottare il formato e-book), il “Tropea” ha provato la validità della sua formula segnalando all’attenzione del grande pubblico numerosi autori e romanzi di qualità, capaci di travalicare anche i confini nazionali o di innalzarsi al rango di veri e propri casi letterari come è avvenuto per Roberto Saviano, indimenticabile vincitore della primissima edizione, o ancora per Carmine Abate, che proprio da qui ha trovato lo slancio per affermarsi al “Campiello”. Merito del gran lavoro compiuto negli anni dall’Accademia degli Affaticati, promotrice del Premio, e del suo presidente Pasqualino Pandullo. La cerimonia finale di premiazione è un appuntamento che rappresenta ormai da anni l’occasione per un incontro di cartello e reale fermento culturale, oltre che di spettacolo e di mondanità, alla presenza di alte cariche istituzionali oltre che di importanti personalità del mondo della cultura e del giornalismo. Oggi il “Tropea” è ritenuto uno tra i più importanti premi letterari nel panorama editoriale italiano, rafforzando più che mai il suo impegno nella sua natura partecipata, oltre che nel suo originario compito culturale. Nato come riconoscimento per promuovere il piacere per la lettura in una Calabria che legge ancora poco, ha poi stabilito un saldo legame con il territorio, offrendo così un sostegno concreto non solo alla promozione e alla diffusione del libro, ma anche ai processi di sviluppo civile ed economico oltre che di rafforzamento della legalità nell’intera regione.
Appuntamento dunque ad ottobre «per vivere ancora insieme momenti di approfondimento e riflessione nella splendida cornice di Tropea e dei comuni degli “Itinerari Culturali Vibonesi”: Vibo Valentia, Serra San Bruno e Soriano Calabro». (0070)

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