Lavori di trasloco al Tribunale di Cinquefrondi Ma i cittadini protestano

REGGIO CALABRIA La chiusura ufficiale è fissata per il prossimo 13 settembre, ma già da questa mattina, a Cinquefrondi le ditte di trasporti erano al lavoro. Scrivanie, sedie, scaffali, sono stati rapidamente trasportati sui camion che porteranno gli arredi a Palmi. È lì che, in ottemperanza alla legge Severino continuerà l’attività del piccolo Tribunale della Piana, accorpato alla più grande struttura di Palmi. Una decisione parzialmente riformata nell’agosto scorso dal decreto Cancellieri che ha disposto l’utilizzo della struttura per altri cinque anni come archivio e deposito, ma che non ha cancellato il previsto accorpamento, né ha spento contestazioni e polemiche. Anche questa mattina, operatori del diritto e cittadini comuni si sono raccolti di fronte al Tribunale per protestare contro quello che i più hanno definito «un blitz». Per circa un’ora, le operazioni sono state bloccate dal sit in ha presidiato gli ingressi, impedendo ai camion di uscire. A nulla dunque sono valse le rassicurazioni e le promesse dei deputati dei vari schieramenti – dalla pidiellina Rosanna Scopelliti all’onorevole del Pd, Marco Minniti – a sostegno del comitato che fin da subito si è schierato contro la cancellazione della struttura. Grande attesa c’era in paese per la riunione – inizialmente prevista per oggi a Roma – fra esponenti delle varie forze della maggioranza di governo per discutere la questione, come per l’incontro tra il locale segretario del Pd, Michele Galimi, e l’ex capolista in Calabria, Rosy Bindi, fissato tra giovedì e venerdì della prossima settimana. Appuntamenti quantomeno intempestivi per un decreto già esecutivo. (0050)