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Cinquefrondi, verso la sospensione dello sciopero della fame

REGGIO CALABRIA Potrebbero decidere di sospendere lo sciopero della fame iniziato nei giorni scorsi per protestare contro la chiusura del Tribunale di Cinquefrondi, il sindaco Marco Cascarano, i du…

Pubblicato il: 12/09/2013 – 16:14
Cinquefrondi, verso la sospensione dello sciopero della fame

REGGIO CALABRIA Potrebbero decidere di sospendere lo sciopero della fame iniziato nei giorni scorsi per protestare contro la chiusura del Tribunale di Cinquefrondi, il sindaco Marco Cascarano, i due consiglieri comunali, Michele Galimi (Pd) e Michele Conia (Rinascita per Cinquefrondi) e il consigliere provinciale Giuseppe Longo (Rifondazione comunista), tutti rappresentanti del comitato nato nel paese a difesa della struttura. Pur decisi a mantenere il presidio permanente di fronte al tribunale di Cinquefrondi, i quattro esponenti politici si sono detti soddisfatti dell’incontro avuto stamani con il prefetto Luigi Piscitelli, al termine del quale il rappresentante del governo si è impegnato a scrivere al ministro Cancellieri perché valuti una revoca del provvedimento di soppressione o quanto meno conceda una proroga di due anni alla struttura. A sostegno della missiva, fanno sapere dal comitato, verrà allegata una corposa documentazione in grado di provare come il sito di Palmi non sarebbe ancora in grado di accogliere la mole di procedimenti gestita da Cinquefrondi, storico tribunale della Piana con più di 100 anni di storia e competenza su 23 comuni del circondario. Inoltre, sottolineano dal comitato, quello di Cinquefrondi è uno dei pochi Tribunali ospitati in una struttura che è già di proprietà del Ministero, dunque «dal punto di vista della spending review non si comprende quale potrebbe essere il risparmio». Per operatori del diritto, esponenti politici e cittadini che ingrossano le fila del comitato, «la cancellazione del presidio giudiziario cinquefrondese, di fatto penalizzerebbe ulteriormente un territorio sempre di più privato dei suoi centri di eccellenza». In ottemperanza alla riforma dei tribunali dell’ex ministro Severino, parzialmente riformata nell’agosto scorso dal decreto Cancellieri, da domani l’attività del Tribunale di Cinquefrondi dovrebbe essere accorpata a quella della più grande struttura di Palmi, mentre l’attuale sede per due anni continuerà ad esistere ma solo come deposito e archivio. Una questione spinosa, che ha provocato proteste e polemiche, che potrebbero essere spente o rinfocolate da una pronuncia del presidente del tribunale di Palmi sull’effettivo stato della sede destinata ad accogliere l’attività del vicino tribunale della Piana, come sullo stato di avanzamento dei lavori di trasferimento che i più denunciano in forte ritardo. Una pronuncia che anche il Ministero  non potrebbero non prendere in considerazione. Ma per adesso da Palmi arriva solo silenzio.

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