Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, particolarmente colpito dalla notizia del tragico incidente sul lavoro verificatosi nell`area industriale di Lamezia Terme in cui hanno perso la vita due operai, ha espresso ai familiari delle vittime sentimenti di commosso cordoglio e di partecipe vicinanza. Lo rende noto un comunicato del Quirinale nel quale si sottolinea che «il Capo dello Stato continua a seguire le condizioni di salute dell`altro operaio rimasto ferito».
Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, afferma in una nota:«Ho appreso della gravissima tragedia avvenuta in un`azienda dell`area industriale di Lamezia, due lavoratori morti e uno gravemente ferito ed esprimo lo sgomento e il profondo cordoglio dell`amministrazione e della città. Siamo vicini – aggiunge il primo cittadino – alle famiglie delle vittime e dei feriti. La polizia municipale ed i responsabili di altri settori del Comune sono già sul posto a portare i primi soccorsi e io mi sono recato personalmente nella zona per rendermi conto della situazione».
Anche il vescovo di Lamezia Luigi Antonio Cantafora ha espresso «sgomento e profonda tristezza» per quanto avvenuto oggi pomeriggio nell`area industriale. «Queste sono ore di dolore e angoscia – aggiunge – che nessuno vorrebbe vivere. In questo momento penso alle mogli e ai figli che a casa sono venuti a conoscenza di questa tragedia. Sono loro particolarmente vicino. Raccomandiamo al Signore le vittime e i loro familiari mentre unanime si fa l`appello per la sicurezza di chi lavora». «Mentre si attende di comprendere le dinamiche di questo incidente – conclude monsignor Cantafora – invito tutta la comunità diocesana a stringersi nella preghiera e ad essere solidale con quanti vivono queste ore di dolore».
La deputata del Pd Rosi Bindi sottolinea come «l’esplosione del silos nell’area industriale di Lamezia Terme riporta drammaticamente all’ordine del giorno la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro, che vede il nostro paese ancora in gravissimo ritardo nel resto dell’Europa. Mentre bisognerà accertare tempestivamente le cause e le responsabilità di questo tragico incidente, occorre con forza ribadire che il diritto al lavoro si deve sempre coniugare con il rispetto della dignità della persona e la tutela della salute. È un imperativo a cui non possiamo venir meno, soprattutto nel Mezzogiorno e in Calabria dove la fame di lavoro non può giustificare lassismo o peggio omissioni sul rispetto delle norme e la prevenzione». I parlamentari del Movimento 5 stelle Sebastiano Barbanti e Francesco Molinari hanno espresso profondo dolore: «Davanti a simili tragedie non possiamo che rimanere sconcertati dal fatto che nel 2013 ancora possano accadere incidenti sul lavoro, un luogo che dovrebbe nobilitare l`uomo e che invece si trasforma in una gabbia mortale. Siamo vicini alle famiglie delle vittime. Attendiamo di conoscere le risultanze investigative che sicuramente faranno chiarezza sulle responsabilità».
Anche il governatore Scopelliti esprime solidarietà alle famiglie delle vittime: «A nome mio e di tutta la giunta regionale della Calabria esprimo sincero cordoglio alle famiglie delle vittime della tragedia avvenuta nel silos di uno stabilimento industriale di Lamezia Terme».
La Cgil nazionale e calabrese esprime «profondo cordoglio alle famiglie dei lavoratori coinvolti dal grave incidente sul lavoro dell`azienda Ilsap a Lamezia Terme che ha provocato due morti e un ferito in gravissime condizioni. Auspichiamo che in tempi brevi gli organi competenti accertino dinamiche e responsabilità dell`incidente».
La stessa organizzazione sindacale annuncia di avere promosso per domattina “un presidio silenzioso nell`area industriale di Lamezia Terme, con le bandiere del sindacato listate a lutto“ in relazione all`incidente sul lavoro in cui oggi pomeriggio sono morti due operai ed un terzo e` rimasto gravemente ferito. “Chiediamo – afferma la Cgil – a tutti i lavoratori delle aziende che insistono nell`area industriale di unirsi al sit-it in segno di vicinanza per le giovani vite stroncate e per chiedere piu` attenzione alla sicurezza sul lavoro. Il lavoro serve a campare, non a morire. La Cgil è pronta a costituirsi parte civile in un eventuale processo penale“. (0080)
x
x