Sono stati invitati ed hanno confermato la loro presenza i vertici di Finmeccanica, l`assessore alle Attività produttive Demetrio Arena, i segretari generali dei sindacati provinciali ed i Commissari del Comune di Reggio Calabria. Audizione del management di Finmeccanica sul futuro delle Omeca di Reggio Calabria nella seduta della commissione Bilancio, programmazione economica ed attività produttive, appositamente convocata per domani 17 settembre alle 11 dal presidente Candeloro Imbalzano.
«Riteniamo urgente e necessario – ha detto Imbalzano – confrontarci con il top management del gruppo Finmeccanica per comprendere i piani industriali e le strategie di sviluppo rispetto al destino della partecipata Ansaldo-Breda, alla luce delle dichiarazioni dell`amministratore delegato Alessandro Pansa, riportate dalla stampa nazionale e riferite a progetti di ristrutturazione connessi anche all`interesse manifestato da diverse multinazionali per alcune società del gruppo, tra cui la stessa Ansaldo. Le prospettive delle Omeca ci stanno particolarmente a cuore per l`importanza che il sito industriale riveste nell`ambito del già fragile tessuto imprenditoriale della città e della provincia. Una vicenda questa che seguiamo ormai da molti anni, in stretta sinergia con il Sindacato locale e con i lavoratori direttamente interessati e che, in questa fase, appare di particolare delicatezza e complessità per i processi di globalizzazione che potrebbero fatalmente coinvolgere anche il terzo gruppo industriale del nostro Paese. Così come per il passato, anche in questa occasione metteremo in campo tutte le possibili azioni, ponendo le condizioni atte a dare certezze a medio e lungo termine, allo stabilimento reggino che nulla ha da invidiare agli altri siti italiani di Ansaldo-Breda. Già negli anni scorsi, grazie anche ad una mozione del 2010 e ad un ordine del giorno del dicembre 2011, presentati su nostra iniziativa, il consiglio regionale aveva dimostrato, approvandoli all`unanimità, grande interesse verso la maggiore industria reggina».
«Sono fiducioso – ha concluso Imbalzano – che l`alto livello tecnologico ed il grado di produttività raggiunto in questi anni dallo stabilimento di Torre Lupo rappresentano i presupposti migliori per garantire un futuro più tranquillo agli oltre 500 dipendenti che vi operano e alle rispettive famiglie». (0030)
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