Ultimo aggiornamento alle 11:17
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Censore: «Il governo certifica il fallimento calabrese nella sanità»

«Come volevasi dimostrare: l’ennesimo, inconfutabile ed evidente riscontro, che avvalora le mie denuncie rimaste sempre inascoltate, è arrivato direttamente dal governo, che ha fatto emergere un ve…

Pubblicato il: 20/09/2013 – 15:31
Censore: «Il governo certifica il fallimento calabrese nella sanità»

«Come volevasi dimostrare: l’ennesimo, inconfutabile ed evidente riscontro, che avvalora le mie denuncie rimaste sempre inascoltate, è arrivato direttamente dal governo, che ha fatto emergere un vero e proprio “caso Calabria”, regione in cui, come ha rilevato lo stesso rappresentante dell’esecutivo Letta, è stato sostanzialmente messo in discussione il diritto costituzionale alla salute».
È quanto afferma il deputato del Pd Bruno Censore, commentando quanto ha riferito alla Camera il sottosegretario per la Salute, Paolo Fadda, rispondendo ad un`interpellanza urgente (primo firmatario lo stesso Censore) sullo stato della Sanità in Calabria.
«Dalla risposta – prosegue Censore –, registro che il governo conviene sulle criticità sollevate dal sottoscritto e questo non può che farmi ritenere soddisfatto dal punto di vista politico, ma da calabrese rimango amareggiato perché quello che vado denunciando ormai da tempo non è solo più certificato da un organo terzo qual è il Tavolo Massicci ma da oggi anche dal governo italiano. Dunque è vero: in Calabria non è garantito il diritto alla salute – prosegue Censore – non sono garantiti i Lea, la pressione fiscale di Irap e addizionale Irpef è ai tetti massimi. Inoltre, nella risposta del sottosegretario, è stato messo in evidenza il grave ritardo con il quale si sta procedendo alla riorganizzazione del sistema sanitario calabrese. D’altronde, e i calabresi lo sanno benissimo, la rete emergenza-urgenza è poco funzionale, le liste di attesa sempre più lunghe, la dotazione di posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie risulta pari a circa 0,4 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1o gennaio 2013, inferiore, quindi, rispetto al valore di riferimento (0,7) fissato dal decreto-legge numero 95 del 6 luglio 2012. Risulta carente l`assistenza domiciliare e l`assistenza residenziale e semiresidenziale rivolta ad anziani, disabili e ai malati terminali e, oltre al ritardo sul cronoprogramma per il processo di riconversione delle strutture ospedaliere in più appropriate strutture territoriali, sono state riscontrate criticità nell`erogazione dei servizi afferenti all`area della prevenzione, con particolare riferimento al settore degli screening oncologici. Insomma, questa mattina alla Camera è emerso quello che si configura come un vero e proprio caso Calabria».
«Ecco perché – conclude Bruno Censore – ho inteso rivolgere al governo un pressante invito affinché possano rapidamente essere individuate le sedi istituzionali capaci di fronteggiare l`emergenza calabrese. L`approfondimento del caso Calabria – così a questo punto mi piace chiamarlo – può essere affidato ad un`apposita sessione della commissione parlamentare competente, alla presenza del governo o addirittura attraverso una specifica iniziativa che il ministro potrà promuovere».

LA REPLICA DI PACENZA A stretto giro è arrivata la replica del presidente della commissione Sanità del consiglio regionale Salvatore Pacenza: «Sorprende il compiacimento espresso dall’onorevole Censore nell’apprendere il contenuto della relazione formulata dal sottosegretario Fadda in merito alla stato di salute della sanità in Calabria perché i dati da egli citati sono gli stessi su cui il Pd fa campagna elettorale da alcuni mesi, dimenticando però che la responsabilità di questo stato di cose è in gran parte proprio sua».
«Nessuno vuole far trasparire – commenta Pacenza – che il Sistema sanitario regionale è quello che un cittadino s’attende. Ma c’è da dire al contempo che fortunatamente questa Amministrazione regionale e la triade commissariale hanno avuto il buon senso di compiere scelte difficili per riportare a normalità il settore nel giro di una Legislatura dopo decenni di sprechi e depauperazioni compiute a danno del servizio sanitario pubblico. Questo scempio da un 1,4 miliardi di euro, come certificato, è stato perpetrato per gran parte proprio durante gli anni in cui a governare in Calabria era il centrosinistra e l’onorevole Censore forniva il proprio appoggio a quella maggioranza. Si parla dei Livelli essenziali d’assistenza al malato, ma vogliamo anche dire come il Comitato ministeriale per la valutazione annuale sui Lea abbia registrato che, se nel 2009 il punteggio assegnato alla Calabria era di 88 punti, già nel 2011 tale valutazione è lievitata a 128. È segno che vi è stato un netto miglioramento nell’erogazione dei servizi al malato. Va inoltre registrato che la spesa sanitaria nel periodo 2010-2012 ha subito una flessione dell`1,3% e che ad essa è corrisposta una sensibile riduzione della cosiddetta emigrazione sanitaria con un risparmio per le casse della Regione di ben 11 milioni di euro. Il Tavolo Massicci ha poi dato atto che si è proceduto all’approvazione del Piano di riordino delle reti assistenziali; che è migliorata la capacità di gestione dell’assistenza farmaceutica; che i contratti con gli erogatori privati per gli anni 2010 e 2011 sono stati sottoscritti; che sono stati adottati i provvedimenti per la chiusura dei punti nascita con ridotto numero di parti in linea con l’Accordo della Conferenza Stato-Regioni. Nel contempo sta proseguendo la riorganizzazione delle reti territoriali a cui si annette fondamentale importanza per completare il disegno di ricostruzione del Sistema sanitario regionale. Non ci stancheremo mai di esortare i soggetti istituzionali del Pd a fornire un contributo fattivo e non strumentale per garantire adeguatamente il diritto alla salute dei calabresi». (0030)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x