REGGIO CALABRIA I fantasmi di Trapani hanno continuano a trascinare le loro catene fino alla metà della ripresa. Poi la Reggina si sveglia dall`incubo siciliano e ritrova l`orgoglio, quello necessario per non incassare il secondo knock out di fila contro il corsaro Novara. Alla fine è 1-1, ma quanta sofferenza per gli uomini di Atzori. Il match si mette subito male: gli amaranto partono con il freno a mano tirato, i piemontesi sentono l`odore del sangue e al `28 passano. La pressione davanti alla porta di Benassi porta all`autogol di Colucci, che di testa devia un cross di Gonzalez e beffa il suo portiere. La Reggina è in ginocchio, il Granillo mugugna e rivede gli spettri. La partita si fa nervosa. Allo scadere del primo tempo la squadra di casa tenta di aprire un varco nella difesa novarese. Due corner consecutivi, ma la palla non vuole entrare. Si torna negli spogliatoio impauriti, con altri 45` minuti di incertezza davanti. Ma gli undici calabresi tornano davanti al loro pubblico con un altro piglio. No, la Reggina non avrà (ancora) i mezzi per battere la formazione dell`ex idolo, oggi tecnico, Aglietti. Ma non vuole perdere. E insiste. Poi sfonda, anche stavolta per un errore gratuito di un avversario. Il migliore in campo del Novara, il portiere Kosicky, non blocca un cross di Foglio. Arriva Fischnaller e insacca di sinistro per l`1-1 finale. Gli incubi di Trapani non si sono ancora dileguati, ma forse – con una buona cura di Atzori – la Reggina può guarire. (0040)
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