VIBO VALENTIA «Alla presenza di Elena Lattuada, segretaria confederale nazionale e responsabile industria, si è svolto un incontro a Vibo Valentia con delegazioni di lavoratori e lavoratrici della Italcementi, dell`Eni, della Nuova Pignone e dell`Omega di Reggio Calabria».
È quanto si legge in una nota delle segreterie della Cgil della Calabria e di Vibo Valentia. «Si sono affrontati gli effetti della crisi industriale nel Paese – prosegue la nota – e soprattutto in Calabria che mette a rischio la già fragile presenza nella realtà di Vibo Valentia e dell`intera regione. La Cgil nazionale quella regionale e di Vibo Valentia hanno ribadito l`impegno dell`intera organizzazione ai diversi tavoli di trattative a difendere l`apparato industriale e occupazionale calabrese e specificamente dei grandi gruppi. Bisogna battersi affinché l`Ansaldo Breda, la Nuova Pignone definiscano piani industriali di rilancio dell`intero gruppo dei diversi siti soprattutto meridionali. Per l`Italcementi si valuta un passo avanti la presentazione del rapporto Nomisma, ma ora è necessario, anche da parte della Regione, fare delle scelte che abbiano come vincolo la difesa della preesistenza industriale e occupazionale e l`affidabilità dei gruppi che intervengono. Per l`Eni si considerano gravi i ritardi burocratici che si frappongono da parte delle istituzioni locali e si chiede una decisa azione da parte della Regione per superare questi ostacoli e favorire i programmi di investimento del Gruppo».
«Al tavolo oggi convocato dal presidente Scopelliti – conclude la nota – la Cgil chiederà di aprire una cabina di regia sulla crisi industriale in Calabria, a partire dalla vertenza Italcementi. E per quanto riguarda la provincia di Vibo Valentia, di utilizzare al meglio le indicazioni di sviluppo connesse al rapporto Nomisma di grande interesse».
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