Rischia la prescrizione di quasi tutti i reati il processo “Ricatto”, in corso al Tribunale di Vibo Valentia, che mira a far luce sulla mancata costruzione del nuovo ospedale e sulla “Sanitopoli vibonese”. Per l`ottava volta consecutiva, il Tribunale ha rinviato l`udienza, questa volta al 18 marzo 2014, per via dell`incompatibilità del presidente del Collegio, Lucia Monaco, in precedenza gip dell`operazione “Ricatto”. Oltre un anno e mezzo di udienze a vuoto, con rinvio dal 19 luglio 2012 all`11 dicembre 2012, poi al 22 gennaio 2013, quindi al 26 febbraio 2013, al 7 maggio scorso e infine a stamane.
Nessun passo in avanti per l`assenza dei giudici a latere e ora dell`astensione del giudice Monaco, designata a presiedere il Collegio dal presidente del Tribunale di Vibo, Roberto Lucisano, dopo il trasferimento dei giudici Giancarlo Bianchi e Manuela Gallo. Duro il commento del legale dell`Asp di Vibo, Luigi Ciambrone, parte civile nel processo: «Già nel dicembre 2012 – ha detto all`Agi – avevo depositato un`istanza al presidente Roberto Lucisano, non ricevendo alcuna risposta, affinche` disponesse la trattazione del processo in udienze straordinarie, assicurando un collegio stabile e senza giudici incompatibili, atteso che l`interesse pubblico in tale processo è coinvolto per 120 milioni di euro. Visto l`ennesimo rinvio di altri 5 mesi, con una nuova istanza chiederò che venga ora direttamente il giudice Lucisano a presiedere il collegio». L`inchiesta “Ricatto” fu coordinata nel 2005 da Giuseppe Lombardo, oggi pm di punta della Dda di Reggio Calabria. (0030)
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