LAMEZIA TERME Sostenere le idee di giovani imprenditori. Accompagnarli nel processo di elaborazione di progetti innovativi e nei meccanismi di finanziamento utilizzando risorse pubbliche e private. Con una due giorni intesa e costruttiva la diocesi di Lamezia Terme ha promosso il primo workshop della scuola euromediterranea. Un appuntamento che si è svolto nella città della Piana il 20 e 21 settembre e a cui hanno preso parte, dopo un`accurata selezione, 25 giovani residente in Calabria e nell`area del Mediterraneo. L`iniziativa ha permesso ai partecipanti di incontrare esponenti del mondo dell`università, dell`impresa e delle banche e comprendere le reali possibilità di creare lavoro partendo da un`idea progettuale. In una stagione di grande crisi economica come quella che sta interessando pesantemente la regione questo progetto ha puntato a far conoscere le grandi potenzialità dell`autoimpiego come possibile via d`uscita allo stato di prostrazione in cui si dipana la Calabria e che vede proprio i giovani le prime vittime della recessione. Questo percorso formativo è stato svolto all`interno dei locali della Curia vescovile di Lamezia Terme da Flavio Zelco, presidente Ucid di Padova), Marco Tuscano, capo area Banca Nuova, Adriano Tomba, presidente Ucid Verona e segretario Fondazione Cattolica, Santo Vazzano, presidente Confcooperative Calabria e infine dal presidente della sezione Agroalimentare di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli. «Il progetto della scuola Euro-Mediterranea – sottolineano i responsabili dell`iniziativa – prende forma nell’ottobre 2011 in occasione della visita del Santo Padre Benedetto XVI nella Diocesi di Lamezia Terme. L’idea nasce dalla esigenza di far emergere la sensibilità e responsabilità morale e sociale della Chiesa lametina nei confronti di un territorio in condizione di emarginazione e sottosviluppo, promuovendo opportunità di crescita, quale risposta alla sfida della globalizzazione, attraverso iniziative tese ad elaborare quel nuovo modello indicato da Benedetto XVI nella Caritas in veritate». (0090)
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