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Italcementi, nulla di fatto al Ministero. De Vincenti: «Incontro positivo». Scontro tra Censore e Scopelliti

ROMA È necessario, innanzitutto, essere concreti. Ne è convinto il deputato del Pd Bruno Censore, che a margine dell`incontro tenutosi stamattina al Ministero per lo Sviluppo economico sulla verten…

Pubblicato il: 25/09/2013 – 17:16
Italcementi, nulla di fatto al Ministero. De Vincenti: «Incontro positivo». Scontro tra Censore e Scopelliti

ROMA È necessario, innanzitutto, essere concreti. Ne è convinto il deputato del Pd Bruno Censore, che a margine dell`incontro tenutosi stamattina al Ministero per lo Sviluppo economico sulla vertenza Italcementi attacca senza mezzi termini il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, “reo” di aver bocciato lo studio elaborato dalla società Nomisma su una possibile riconversione dello stabilimento di Vibo Marina. L`incontro – a cui, oltre a Censore, hanno partecipato il sottosegretario Claudio De Vincenti, il consigliere regionale Pietro Giamborino, il dirigente dell`assessorato regionale per le attività produttive Pasquale Monea, il sindaco Nicola D`Agostino e il Prefetto di Vibo Valentia Giovanni Bruno – stando a quando sostiene in una nota stampa il parlamentare vibonese, è stato rinviato poiché la giunta regionale era rappresentata solo da Monea, «impossibilitato, suo malgrado, ad assumere qualsivoglia decisione». ?
Per il sottosegretario quello odierno è stato un «incontro positivo, in cui sono state analizzate le alternative di riconversione produttiva presentate nello studio realizzato da Nomisma su incarico dell`azienda. Si tratta – aggiunge De Vincenti – di soluzioni interessanti sul piano industriale e occupazionale che devono essere inquadrate all`interno delle scelte di programmazione della Regione Calabria. E infatti il Governo – conclude il Sottosegretario – ha chiesto alla Regione di presentare, in un prossimo incontro che si terrà l`11 ottobre, le proprie linee programmatiche per il territorio di Vibo e per l`area dello stabilimento».??
«Eravamo arrivati al tavolo nazionale – si legge nella nota di Censore – nella speranza di poter ridare qualche certezza ai lavoratori dell’Italcementi di Vibo Marina. Non immaginavamo, però, che le buone intenzioni del governo, delle parti sociali e dei tanti protagonisti in positivo di una vicenda che rischia di segnare il futuro del vibonese, avrebbero dovuto fare i conti con il tentativo, già chiaro sin dalla giornata di ieri, del governatore Scopelliti, di smarcarsi dalla trattativa, prima bocciando le possibili soluzioni presentate nello studio elaborato dalla società Nomisma, che, parole non mie, ma del sottosegretario De Vincenti “contiene una visione chiara di tutte le debolezze della realtà produttiva vibonese e della calabria anche sotto il profilo economico-sociale”. Il rappresentante del governo – prosegue il deputato – ha peraltro rammentato alla classe politico-sindacale che “prima di rinunciare ad ogni possibilità di riconversione industriale del sito sarebbe il caso di pensarci su due volte”. Insomma, il primo sforzo deve essere quello di riattivare la produzione industriale partendo dalla consapevolezza che il cementificio non può essere riaperto». ?Invece Scopelliti, secondo Censore, continua a fare «propaganda», parlando di un «fantomatico» sviluppo turistico. «Forse – commenta l`esponente del Pd – pensa al modello Reggio, per il quale egli è divenuto famoso, con Lele Mora a passeggiare sul lungomare a spese dei contribuenti e a qualche emittente asservita al potere che lo intervistava ogni mattina dietro lauti compensi? Davvero è incomprensibile – continua Censore – l’atteggiamento di Scopelliti persino rispetto al dramma umano e sociale dei lavoratori e dell’indotto dell’Italcementi. Al tavolo ministeriale è arrivata molto debolmente e in maniera confusa l’idea geniale del governatore che deve imparare a non scherzare con il territorio, dando risposte in termini di produttività e occupazione prima di porre i suoi aut aut utili solo a tentare infelicemente di aggirare l`ostacolo».?
E la replica di Scopelliti è arrivata a stretto giro di posta: «La Regione – ha dichiarato il governatore – conferma che il compito di guidare i processi di crescita e di sviluppo delle comunità territoriali è in capo ai sindaci e in maniera rispettosa si allinea alle determinazioni delle amministrazioni locali. La convocazione al tavolo ministeriale di oggi – prosegue Scopelliti – era sul livello tecnico e, in quanto tale, la Regione era rappresentata dal massimo esponente della burocrazia regionale. Leggo invece le esternazioni di qualche rappresentante della politica che tende ancora una volta a dividere anziché unire. Preciso, e queste sono le mie parole da sempre, che la Regione ha ribadito anche nell`ultima riunione di ieri che, ad indicare e determinare lo sviluppo di un territorio, non può che essere la classe dirigente locale, riconoscendo al sindaco della città questo compito e questa funzione».
«La Regione, come è naturale, in un paese democratico – sostiene ancora Scopelliti – ha espresso la sua visione di futuro per quel territorio, ribadendo che sarà pronta a condividere qualsiasi altra scelta dettata dagli organi competenti. Credo, e lo dico ancora una volta, che i progetti messi in campo da Nomisma non siano decisamente di alto profilo e questo per quanto ci riguarda come Regione abbiamo l`obbligo di ribadirlo. Quindi, la Regione al prossimo tavolo dove sarà prevista la presenza della politica, nel ribadire la sua posizione sarà pronta a sottoscrivere qualsiasi altro tipo di scelta che venga ufficializzata da parte dell`amministrazione comunale. Forse sarebbe più corretto coinvolgere anche i cittadini rispetto a questi progetti magari in tempi ristrettissimi e facendo esprimere la popolazione attraverso un referendum. Riguardo alle ennesime parole offensive rese da Bruno Censore – conclude Scopelliti – purtroppo lui rappresenta il classico esempio della negatività della politica calabrese».
«Lo studio ha evidenziato delle cose che sostenevo da tempo – ha dichiarato a sua volta Giamborino – Per esempio la possibilità di mantenere attivo il sito in chiave industriale potenziando il porto, una risorsa strategica importantissima, e la logistica in generale, così permettendo l`impiego ottimale degli operai di Italcementi attualmente in cassa integrazione. Tra le ipotesi progettuali realizzabili, la trasformazione dell`impianto in un centro di produzione di combustibili solidi secondari. Come ho già avuto modo di dichiarare più volte, infatti, pur consapevole che il turismo è una grossa opportunità per tutta la regione e per la provincia di Vibo Valentia in particolare, non ritengo che il sito di Italcementi possa essere utilizzato a fini turistici innanzitutto per le sue stesse peculiarità strutturali e logistiche ma anche perchè un progetto del genere creerebbe solo occupazione stagionale rischiando di perdere l`apporto prezioso delle maestranze che nel corso degli anni in questo stabilimento si sono specializzate. Spiace purtroppo constatare – ha proseguito il consigliere regionale – che anche durante questa riunione è prevalso uno spirito poco costruttivo, mentre tutti dovremmo batterci affinché il sito sia utilizzato in modo credibile e sostenibile. Anche l`ipotesi di riconversione dell`impianto finalizzata al riciclo dei rifiuti è praticabile. Ecco perché sarebbe opportuno che la giunta regionale si dichiari disponibile a studiarne la fattibilità impegnandosi, se necessario, ad apportare le modifiche necessarie al Piano regionale sui rifiuti, cosa che per altro il Presidente Scopelliti non ha mai escluso categoricamente. Nonostante la sua assenza di oggi e le sue dichiarazioni di ieri, sono certo che Scopelliti non potrà tirarsi indietro se tutte le parti in causa sposeranno con più convinzione il progetto di riconversione industriale, a cominciare dal Sindaco di Vibo Valentia che purtroppo si dimostra allo stato sempre più rigido in ogni direzione».?

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