Sette gruppi e la presidenza del consiglio regionale si presenteranno di fronte al Tar impugnando un provvedimento della Corte dei conti contro una delibera sulle spese. Convinti che i gruppi politici non siano tenuti a giustificare le “proprie” spese esibendo documentazione più approfondita rispetto ad un rendiconto sommario, almeno fino a tutto il 2012, i gruppi consiliari contestano quindi la retroattività delle norme che oggi impongono di spiegare nel dettaglio l`utilizzo dei fondi. Al di là di una qualsivoglia provocazione o polemica, quello che più mi colpisce è l`unità, e non solo d`intenti, con cui gruppi consiliari, sostanzialmente differenti e non sempre in sintonia, si uniscono nella palese insofferenza di fronte al più ovvio processo di controllo. Lontano dall`idea che la “politica” possa esercitare le proprie funzioni a porte chiuse e convinto che la trasparenza ed il rispetto delle regole civili debbano prevalere sugli “interessi privati” vorrei sottolineare come sia ormai necessario affrontare la scottante questione dell`utilizzo delle risorse a disposizione della politica, che deve allontanarsi dal sembrare sempre più una casta. Auspico che si possa al più presto definire la questione certo che sia doveroso nei confronti dei cittadini stabilire le modalità di vigilanza, ovviamente attenta e precisa, sulla destinazione dei soldi pubblici. Non vorrei si dimenticasse che la questione morale esiste, anche in Calabria.
*Presidente coordinamento regionale Fli
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