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Si parte l`11 col suono caldo dei Soul Pains

COSENZA “Ten golden guns”, si direbbe ripensando ai Casino Royale della prima ora. E siamo sicuri che il paragone non dispiacerebbe ai dieci elementi, otto ragazzi e tre ragazze, che compongono i “…

Pubblicato il: 04/10/2013 – 17:23
Si parte l`11 col suono caldo dei Soul Pains

COSENZA “Ten golden guns”, si direbbe ripensando ai Casino Royale della prima ora. E siamo sicuri che il paragone non dispiacerebbe ai dieci elementi, otto ragazzi e tre ragazze, che compongono i “Soul Pains”: Mattia Tenuta (frontman), Luca Garro (drums), Nino (chitarra), Silverio Tucci (chitarra), David Gerbasi (tastiere), Vincenzo Donato (basso), Gabriele Posteraro (sax tenore), Alessandro La Neve (sax baritono), Elisa Brown (coro), Alessandra Chiarello (coro), Aquila Abbate (coro). Un parco strumenti nutrito: due chitarre, basso, batteria, tastiere, sax tenore, sax baritono, voce  e coro. Composizione eterogenea nata nel 2009 a Cosenza dalla fusione di componenti provenienti da diverse realtà del panorama musicale della città (Lumpen, Duff e Offenders). Il tratto: la comunanza nella cultura sonora e la volontà di intraprendere la strada del soul, del funk del rocksteady. I loro inediti, cenno originale di distinzione nel magma di cover band locale, li impongono presto sui palchi cittadini. Per il sound che affonda radici nella tradizione di vibrazioni sonore influenzate dalle enormità (del genere) del passato: Otis Redding, Temptations, The Specials, Marvin Gaye (tra gli altri) e il groove che deve ad Amy Winehouse la diffusione del soul nel XXI secolo. «La nostra musicalità, la nostra cifra sonora, fa continui riferimenti alla storia, alla “genetica” arrivata dalla tradizione, dai mostri sacri del genere», spiega Mattia Tenuta, frontman della band.
Un impasto di ingredienti sonori dal risultato corposo ed elegante, frutto d’una grammatica stilistica surrogato dell’urbanizzazione del blues-gospel e l’emancipazione del rhythm and blues. Nei pezzi dei Soul Pains una sonorità che è il giusto tappeto per la voce raffinata di Tenuta e l`impatto del coro. Se nella title-track “Bitter day” si è rapiti dai suoni felpati mischiati in comfort-mood, in “4th floor” si approda alle influenze del soul-blues dettati dai ritmi incalzanti, per immergersi nel gospel-jazz di “I’ll get my soul” (in cui la voce graffiata della Brown riesuma Janis Joplin), per sfociare nel metropolitan soul esplosivo di “I know what i want” e dare sfogo nel reggae di “Come on”.
Brani dal nuovo album di prossima uscita per l’etichetta nazionale Udedi e che saranno presentati a Cosenza, al Teatro Morelli, l’11 ottobre alle 21 all`interno del cartellone “More” curato da Scena Verticale. Sul palco, i magnifici dieci ospiteranno una serie di artisti significativi della scena musicale locale, tra cui Roberto Risorto, Aldo D’Orrico e il Soul Sighs Gospel Choir, che renderanno la serata un evento unico e irripetibile, capace di alleviare i “dolori dell’anima”. (0070)

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