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Nesci (M5S): «Tropea festival stravolto dalle liste di proscrizione»

TROPEA «È assurdo, alla fine dello scorso luglio la presentazione ufficiale del Tropea Festival e dopo poche settimane lo stravolgimento del programma. Fatti fuori Marc Augé, Ramin Bahrami, Salvato…

Pubblicato il: 15/10/2013 – 11:11
Nesci (M5S): «Tropea festival stravolto dalle liste di proscrizione»

TROPEA «È assurdo, alla fine dello scorso luglio la presentazione ufficiale del Tropea Festival e dopo poche settimane lo stravolgimento del programma. Fatti fuori Marc Augé, Ramin Bahrami, Salvatore Settis e il Teatro dell’Acquario perché non graditi, pare, a un pezzo della politica». Lo dice a voce alta Dalila Nesci, deputata tropeana del Movimento Cinque Stelle, che chiede: «Come mai? A chi è venuto in mente? Siamo alle liste di proscrizione?».
«Sembra – sottolinea la parlamentare – che il potere abbia voluto levare di mezzo intellettuali critici, dunque scomodi, e mettere il suo marchio politico, rovinando un appuntamento di grande successo in Italia, ottenuto anche per l’autorevolezza della presidente del Premio, Isabella Bossi Fedrigotti. I fatti direbbero di un tentativo di colonizzazione politica che potrebbe imbarazzare la signora Bossi Fedrigotti, estranea a queste logiche. Inoltre è finita – continua la deputata M5S – la collaborazione tra il Sistema bibliotecario vibonese e il progettista e direttore artistico Maria Faragò, addirittura sostituita, per i giornali, da Domenico Gangemi, vincitore della passata edizione del Premio Tropea. Fosse vero, sarebbe una vergogna».
La parlamentare denuncia: «Di fatto Tropea ha perduto la sua centralità nel Festival, per motivi interni alla politica. Ciò è molto grave e bisogna parlarne. In Calabria si subordina ogni aspetto della vita alla politica, che spesso pretende di assumere con estrema pochezza qualsiasi decisione, a danno del bene comune». Nesci conclude: «Chiedo a Caligiuri, in quanto assessore regionale alla Cultura, di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità istituzionali, ripristinando le cose e allontanando la politica dalle scelte culturali, queste spettando agli addetti ai lavori».
«Siccome ho avuto più occasioni di parlare con la Nesci e di ascoltarla, ritengo che non sia il caso di risponderle»: così lo scrittore Mimmo Gangemi replica alla deputata del M5S sul Tropea Festival. «Chiarisco solo – dice ancora Gangemi – che non sono il direttore artistico del Tropea festival, ma un semplice collaboratore, peraltro gratuito, di un evento eccezionale per la Calabria». (0070)

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