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IL CASO FIELD | Gli inquirenti seguono le tracce dei soldi

È tutt`altro che conclusa l`indagine sul buco da mezzo milione di euro nelle casse della Fondazione Field. Dopo gli arresti domiciliari per l`ex presidente Domenico Barile, sono in corso controlli …

Pubblicato il: 15/10/2013 – 13:35
IL CASO FIELD | Gli inquirenti seguono le tracce dei soldi

È tutt`altro che conclusa l`indagine sul buco da mezzo milione di euro nelle casse della Fondazione Field. Dopo gli arresti domiciliari per l`ex presidente Domenico Barile, sono in corso controlli sui destinatari dei 51 assegni emessi da Barile. I particolari delle indagini sono stati resi noti stamane dal procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, dal comandante provinciale della Guardia di finanza, generale Antonio De Nisi, e dal comandante del nucleo di polizia tributaria, colonnello Mario Palumbo. Almeno una parte di quegli assegni erano serviti per il pagamento di cambiali di alcune società dello stesso Barile. Ora gli inquirenti stanno acquisendo individuandola documentazione di dettaglio su ogni assegno per risalire ai destinatari finali del titolo e capire l`utilizzo del denaro. Non si esclude che il flusso di denaro porti gli inquirenti anche all`estero, addirittura in Cina dove Barile ha effettuato numerosi viaggi. Inoltre, è emerso che già all`avvio delle indagini vi fu un maldestro tentativo di occultare l`ammanco presentando estratti bancari falsificati.
L`indagine prosegue per verificare la posizione di eventuali persone che erano preposte al controllo sulla gestione dei fondi destinati alla Field. «Il nostro obiettivo – ha detto il procuratore – era quello di riportare il denaro nella casse della Field. Barile, invece, ha presentato una fideiussione che in realtà era carta straccia. E allora si è deciso di procedere con la richiesta di misura cautelare. Questa vicenda serve anche per capire i rischi a cui sono sottoposte queste società per le quali servono maggiori controlli». Il generale De Nisi ha ricordato che «è necessario incrementare i controlli interni per evitare che spiacevoli episodi come questi possano ripetersi». (0080)

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