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La vedova Fortugno: «Fare luce sul "terzo livello"»

LOCRI «La vicinanza degli studenti e delle istituzioni mi danno forza per andare avanti. Chiedo attenzione per il territorio e per i giovani della Locride. Per quanto riguarda l`omicidio di mio mar…

Pubblicato il: 16/10/2013 – 10:42
La vedova Fortugno: «Fare luce sul "terzo livello"»

LOCRI «La vicinanza degli studenti e delle istituzioni mi danno forza per andare avanti. Chiedo attenzione per il territorio e per i giovani della Locride. Per quanto riguarda l`omicidio di mio marito, chiedo, inoltre, che venga fatta luce sul cosiddetto “terzo livello”. Insomma, verità e giustizia fino in fondo. L`omicidio di Franco non può essere solo opera di criminali locali». Lo ha detto la vedova di Franco Fortugno, Maria Grazia Laganà, nel corso della cerimonia per ricordare il vicepresidente del consiglio regionale assassinato davanti a Palazzo Nieddu il 16 ottobre del 2005.

CAFIERO DE RAHO: LA POLITICA DEVE ESSERE BARRIERA CONTRO LA CRIMINALITA` ORGANIZZATA
«La politica deve essere la guida di tutti, ovverosia la prima barriera contro la criminalità organizzata. Un simbolo come Fortugno non deve essere mai dimenticato». A dirlo è stato il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho intervenendo a Locri alla commemorazione in ricordo di Francesco Fortugno nel giorno dell`ottavo anniversario della sua morte. «Bisogna avere fiducia nelle istituzioni – ha aggiunto Cafiero de Raho – e ci vuole maggiore collaborazione da parte del cittadino: ciò ci consentirebbe di conseguire risultati ancora migliori. Ai cittadini dico di essere più fiduciosi e di rivolgersi nell`ambito delle istituzioni alle persone giuste che lavorano in direzione della giustizia e della lotta al crimine organizzato». Alla commemorazione, a Palazzo Nieddu, il luogo dove Fortugno fu ucciso nel giorno delle Primarie dell`Unione, partecipano la vedova Maria Grazia Laganà e i figli, il presidente del consiglio regionale Francesco Talarico, il procuratore di Locri Luigi D`Alessio, il procuratore di Vibo Valentia Mario Spagnuolo, il prefetto di Reggio Vittorio Piscitelli, i questori di Reggio e Catanzaro, Guido Longo e Guido Marino, il comandante provinciale dei carabinieri, Lorenzo Falferi, l`ex prefetto di Reggio Calabria Luigi De Sena, l`ex parlamentare Angela Napoli, il testimone di giustizia Pino Masciari, numerosi sindaci della Locride e una nutrita rappresentanza di studenti delle scuole superiori della Locride e della Piana di Gioia Tauro. Dopo la deposizione di una corona sul luogo dell`omicidio, i partecipanti alla commemorazione si sono spostati nel Palazzo della Cultura, sede del Comune per partecipare a una tavola rotonda.

GRASSO: L`ESEMPIO DI FORTUGNO ACCOMPAGNA LA CALABRIA»
«La battaglia contro la criminalità organizzata non potrà mai essere vinta dalle sole forze della magistratura e della polizia» ma servono «cultura della legalità e della cittadinanza attiva». È quanto scrive il presidente del Senato, Pietro Grasso, in un messaggio nel quale sottolinea come il «barbaro assassinio» di Francesco Fortugno abbia suscitato una «reazione senza precedenti» segnando «una svolta nei rapporti tra società civile e criminalità organizzata». «Oggi – aggiunge Grasso – ricorre l`ottavo anniversario dell`omicidio di Francesco Fortugno. In questa dolorosa circostanza desidero rinnovare la memoria del suo sacrificio e inviare il mio commosso pensiero ai familiari e a tutti coloro che lo hanno amato e apprezzato. Questo barbaro assassinio ha suscitato una reazione senza precedenti, segnando una svolta nei rapporti tra società civile e criminalità organizzata. Migliaia di giovani calabresi sono scesi in piazza a manifestare, reagendo con forza contro la violenza mafiosa e rivendicando il proprio diritto a vivere in una terra libera e solidale». «La battaglia contro la criminalità organizzata non potrà mai essere vinta dalle sole forze della magistratura e della polizia. È necessario promuovere, soprattutto tra le nuove generazioni – continua il presidente del Senato –, la cultura della legalità e della cittadinanza attiva. Il crescente e coraggioso impegno della popolazione, e dei giovani in particolare, contro l`omertà e la sopraffazione è un segnale importante che rafforza la nostra fiducia nel futuro». «L`esempio e il ricordo di Francesco Fortugno – conclude il presidente Grasso – accompagnano la Calabria e l`Italia tutta nel cammino verso la legalità, la giustizia e la sicurezza».

IL MESSAGGIO DI NAPOLITANO ALLA FAMIGLIA
Il sacrificio di Franco Fortugno «contribuisce a rafforzare le ragioni della legalità e dello stato di diritto». È quanto esprime il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il tramite del segretario generale Donato Marra, in occasione dell`ottavo anniversario dell`assassinio, in un «commosso e partecipe» messaggio alla famiglia. Il Quirinale esprime inoltre «vivo apprezzamento a quei giovani e alle componenti della società civile» che si battono al fianco di magistratura e forze dell`ordine.
«Il ricordo di Franco Fortugno – è scritto in un comunicato del Quirinale – e di quanti hanno pagato, con il sacrificio della vita, il rifiuto di ogni pratica di intimidazione della criminalità organizzata contribuisce a rafforzare le ragioni della legalità e dello stato di diritto. In quest`ottica il Capo dello Stato – è scritto nel messaggio – rivolge il suo più vivo apprezzamento a quei giovani e alle componenti della società civile che, in Calabria, come in altre realtà, si battono, con coraggio e determinazione, per un futuro di completo riscatto dalla violenza prevaricatrice della mafia. Tale generoso impegno si affianca utilmente all`azione della Magistratura e delle Forze dell`ordine, alle quali va la gratitudine di tutto il Paese per i crescenti risultati che stanno conseguendo nel contrasto alle vecchie e nuove forme di criminalità. Con questi sentimenti il presidente Napolitano, idealmente presente alla cerimonia commemorativa, rivolge a lei, ai suoi figli e a tutti i presenti un caloroso saluto». (0050)

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