«Essere presenti questa mattina a Milano per i funerali di Lea Garofalo rappresentava qualcosa in più che un dovere: era una necessità». Lo afferma in una nota il deputato crotonese del Pd, Nicodemo Oliverio. «Una necessità – aggiunge – avvertita da tutti, di “esserci” e di testimoniare vicinanza nei confronti di questa donna, di una martire, che con il suo sacrificio ha riscattato una intera terra. Mi ha fatto particolarmente piacere che ci fossero tanti giovani. Perché è ai giovani, che rappresentano il futuro, che va evidenziato il senso del sacrificio di Lea Garofalo che è morta per affermare i principi di legalità, di giustizia, di verità. Principi sui quali la società deve reggersi proprio per avere un futuro. E, dunque, il fatto che tanti giovani abbiamo partecipato, che abbiano sentito e fatto proprie le parole del sindaco di Milano Pisapia e di Don Luigi Ciotti è un elemento che conforta e che ci fa trovare, nel dolore di questa giornata, un elemento di positività». «C`erano i giovani, tanti cittadini – prosegue Oliverio – e con loro le istituzioni tra cui il sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi, che è venuto a portare la vicinanza della città di origine di Lea e che ha ricevuto dal sindaco Pisapia e da Don Luigi Ciotti la promessa di essere, il prima possibile a Petilia Policastro, per abbracciare la comunità calabrese. Il pensiero di questa giornata oltre che a Lea è indirizzato a sua figlia Denise, che ha fortemente voluto che a Milano fosse tributato l`estremo saluto alla sua mamma. Non solo chi era presente oggi, ma in tanti si sono stretti intorno a questa giovane ragazza. Penso, ad esempio, alla città di Crotone che ieri ha dedicato nella casa comunale una giornata a Lea. Penso ai tanti che hanno esposto un lenzuolo bianco sul balcone di casa. A Denise sono state indirizzate, in questa giornata, tante parole di affetto e di solidarietà. Proprio ascoltandole viene da pensare che stamattina, nel giorno dell`ultimo saluto terreno di Milano a Lea Garofalo, una donna calabrese, parole come sud o nord non hanno alcun senso». «Oggi Lea – conclude – è libera nella pace. Ma lo è stata anche prima, quando, privata della libertà fisica, non ha rinunciato alla libertà dei valori. E` morta da donna libera. Lo ha fatto per la Denise, per la gente di Calabria, per tutti quelli che credono nel valore della legalità».
Ai funerali di Lea Garofalo era presente anche il deputato del Pdl Rosanna Scopelliti. «Come ricorda la figlia Denise – dichiara la parlamentare – dobbiamo ricordare Lea per la giustizia di tutti perche` il suo coraggio e la sua determinazione devono essere da esempio per quella Italia che ogni giorno si oppone, mettendo in conto anche il rischio della propria vita, allo strapotere ed all`arroganza della violenza criminale e mafiosa».
Poco più tardi si è fatto sentire pure il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti: «Nel giorno dei funerali di Lea Garofalo il mio pensiero va a lei, simbolo di ribellione alla `ndrangheta che ha pagato il prezzo più alto per essersi opposta ai soprusi di una criminalità vigliacca che non ha più rispetto neanche per donne e bambini. Il suo coraggio – ha aggiunto – sia di esempio soprattutto alle giovani generazioni. Alla figlia Denise, che oggi vive sotto protezione per la scelta della madre di testimoniare contro la `ndrangheta, noi dobbiamo far sentire la nostra vicinanza». (0030)
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