LAMEZIA TERME Venti milioni di euro per rilanciare l`aeroporto di Lamezia e per permettere di far continuare a sperare gli altri due scali calabresi. Risorse che il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha annunciato e che per buona parte andranno all`aeroporto più importante della regione – 9 milioni di euro su Sant`Eufemia –, mentre il resto sarà spalmato tra gli altri due scali (rispettivamente 5,8 a Reggio e 3,2 milioni al Sant`Anna). Altri due milioni serviranno a mettere in piedi un piano estivo di collegamenti con le infrastrutture aeroportuali. In una conferenza stampa svolta nella sede della Sacal – oltre al presidente Scopelliti, c`era la vice Antonella Stasi, l`assessore regionale ai Trasporti, Luigi Fedele, il direttore generale del Turismo, Pasquale Anastasi, e i vertici dei cda dei tre scali regionali – non si è parlato – forse per decenza – della possibilità di realizzare un nuovo aeroporto nella Sibaritide. Visto che anche lo scalo lametino fa fatica a reggere l`onda d`urto della recessione che ha tagliato voli e passeggeri. Lo sanno bene dalle parti di Palazzo Alemanni che per cercare di tamponare i buchi di bilancio – soprattutto di Reggio e Crotone – hanno immesso nuova liquidità a favore del sistema aeroportuale. «Si tratta di un investimento concreto che servirà a stimolare le società che gestiscono gli aeroporti per costruire nuovi rapporti con le compagnie aeree, anche per l’avvio di nuove tratte e quindi per intensificare i traffici passeggeri», si è affrettato a dire in apertura di conferenza stampa il governatore. Soldi importanti che, come ha tenuto a precisare lo stesso Scopelliti, «Reggio e Crotone non hanno mai visto». Una sottolineatura che suona più come speranza di mantenere in vita infrastrutture come quella pitagorica che un vero e proprio piano d`attacco per rilanciare la competitività degli aeroporti. «Quando c`è la Regione a mettere le risorse – rilancia con lo stesso tono la vicepresidente Stasi – vengono meno gli altri enti». Una sorta di invito alla colletta tra istituzioni come se le normative sugli aiuti di Stato non esistessero. Ma soprattutto come se si ignorasse che fare sistema significa principalmente programmare, individuare logiche competitive non all`interno dello stesso territorio, tra scali, ma tra aree territoriali diverse. E intanto ci si affida a compagnie low cost che – dietro lauti compensi magari sotto forma di campagne pubblicitarie a favore di società del gruppo della compagnia di bandiera – possano invertire le sorti degli scali. «Abbiamo chiuso accordi con i vertici di Ryanair – annunciano con tono vittorioso Scopelliti e la Stasi –, che si sono detti interessati a tutti gli scali calabresi». Sempre che ci siano le condizioni. Reggio Calabria non ha ancora il visto per permettere di far atterrare i voli della compagnia irlandese. Mentre il Sant`Anna deve fare i conti con problemi strutturali. «Ci auguriamo che l`Enac faccia in fretta per garantire la ripresa delle attività dello scalo». Un auspicio rilanciato dal governatore e della vicepresidente Stasi che ringrazia il governatore per l`interessamento profuso a favore dell`aeroporto pitagorico. Sempre che il Piano nazionale non tolga l`ossigeno al Sant`Anna. E poi c`è l`assessore regionale Fedele che ritiene che 2 milioni permetteranno «di migliorare ed aumentare i servizi» di collegamento su gomma e su ferro con gli aeroporti. «Abbiamo, adesso, la possibilità di creare tragitti ex novo, programmando nuovi collegamenti al fine di rendere più accessibili le zone a maggior vocazione turistica della nostra regione». Una sorta di bacchetta magica che risolverà – almeno per l`estate, secondo gli amministratori – gli atavici problemi che la Calabria ha in tema di infrastrutture di collegamento. (0090)
x
x