Velletri, 16 condanne per 190 anni agli esponenti del clan Gallace-Novella

ROMA Sedici persone ritenute dalla magistratura romana appartenenti o legate alla cosca dei Gallace-Novella – originaria di Guardavalle – sono state condannate dalla sezione penale del tribunale di Velletri a 190 anni complessivi di carcere per reati che, a seconda delle posizioni, vanno dall`associazione per delinquere di stampo mafioso all`associazione finalizzata al traffico degli stupefacenti. A capo del gruppo, secondo i giudici, sarebbe Vincenzo Gallace, condannato lo scorso febbraio a Milano per l`omicidio di Carmelo “Nuzzo” Novella (avvenuto 5 anni fa a San Vittore Olona) e a 16 anni di reclusione per associazione mafiosa.
La sentenza di oggi – oltre a essere una delle prime per associazione di stampo mafioso emesse nella provincia di Roma nei confronti di esponenti della `ndrangheta – arriva dopo un processo partito nel 2002: ben undici anni fa, infatti, il pm Francesco Polino della Dda romana firmò le prime richieste cautelari contro il clan calabrese attivo anche in Lombardia e dedito, ad Anzio e Nettuno (unico Comune laziale sciolto per mafia), al traffico di droga con collegamenti in America Latina.

UN PROCESSO TRAVAGLIATO Il fascicolo laziale fece la spola tra Roma e Catanzaro (sede competente, vista la provenienza della cosca) prima di finire, per decisione della Cassazione, davanti ai giudici di Velletri. Nel 2004 il Ros di Roma effettuò 94 arresti, ma negli anni seguenti il faldone si arricchì con i riscontri dell’inchiesta “Infinito” della Dda di Milano e, due anni fa, fu decisiva la testimonianza dell`affiliato Antonino Belnome. Altri riscontri sono arrivati dalle intercettazioni ambientali. (0070)