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Clan in Brianza, la Cassazione annulle le condanne

MONZA La Cassazione ha annullato con rinvio le condanne inflitte dalla Corte d`Appello di Milano a 6 presunti affiliati al clan della `ndrangheta Paparo radicato in Brianza. La Suprema Corte, accog…

Pubblicato il: 22/10/2013 – 21:10
Clan in Brianza, la Cassazione annulle le condanne

MONZA La Cassazione ha annullato con rinvio le condanne inflitte dalla Corte d`Appello di Milano a 6 presunti affiliati al clan della `ndrangheta Paparo radicato in Brianza. La Suprema Corte, accogliendo il ricorso dell`avvocato Amedeo Rizza e di altri legali, ha annullato le condanne per il reato di associazione mafiosa e ha ordinato un nuovo processo d`appello. È il terzo processo sulla `ndrangheta in Lombardia, in poco più di un anno, che viene rimandato in appello.
Secondo le indagini della Dda di Milano, partite nel 2004, in Brianza e in particolare nella zona di Monza sarebbe stata costituita una `ndrina, capeggiata da Marcello Paparo, che si procurava in modo illegale appalti e commesse nel settore del movimento terra, anche attraverso intimidazioni e pestaggi. In primo grado i sei imputati erano stati assolti dal Tribunale di Monza dall`accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso e condannati solo per gli altri reati contestati. Sentenza poi ribaltata in appello a Milano, dove l`impianto accusatorio dell`associazione mafiosa era stato riconosciuto dai giudici, tanto che Marcello Paparo era stato condannato a 12 anni e 7 mesi. Oggi, però, è arrivata la sentenza della Cassazione che ha accolto i ricorsi delle difese, tra cui quello dell`avvocato Amedeo Rizza che difende Marcello Paparo, la figlia Luana Paparo e Michele Ciulla. Dovrà svolgersi dunque, stando a quanto deciso dagli “ermellini”, un appello “bis” sulla presunta associazione mafiosa e anche sull`aggravante della finalità mafiosa contestata nei singoli reati. Da quanto si è saputo, inoltre, dopo l`annullamento con rinvio i legali di alcuni imputati, tra cui Marcello Paparo, presenteranno a breve richieste di scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Nell`aprile del 2012, la Cassazione aveva già annullato con rinvio le condanne di un altro processo con al centro presunte infiltrazioni della `ndrangheta in Lombardia: il procedimento cosiddetto “Cerberus” sul presunto clan dei Barbaro-Papalia. Nell`appello “bis” le condanne sono state poi confermate e si attende ora una nuova pronuncia della Cassazione. Un altro annullamento con rinvio è dello scorso giugno: quello delle condanne nel processo cosiddetto “Parco Sud” con al centro sempre il presunto clan Barbaro-Papalia. L`appello bis si aprirà domani a Milano e nel frattempo alcuni presunti boss, tra cui Domenico Barbaro detto “Nico l`Australiano”, sono tornati in libertà per decorrenza dei termini di custodia cautelare. (0030)

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