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Confiscati beni per 2 milioni ai clan Commisso e Gallico

REGGIO CALABRIA Ville ed appartamenti per circa due milioni di euro sono stati confiscati dalla polizia di Reggio Calabria a due affiliati al clan Commisso, operante sulla fascia ionica, e ad uno d…

Pubblicato il: 24/10/2013 – 8:07
Confiscati beni per 2 milioni ai clan Commisso e Gallico

REGGIO CALABRIA Ville ed appartamenti per circa due milioni di euro sono stati confiscati dalla polizia di Reggio Calabria a due affiliati al clan Commisso, operante sulla fascia ionica, e ad uno della cosca Gallico di Palmi. I tre provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale-Sezione misure di prevenzione, al termine di indagini patrimoniali scaturite dalle operazioni denominate “Crimine” e “Cosa mia” nell`ambito delle quali i tre sono stati raggiunti da provvedimenti restrittivi.
I provvedimenti di confisca riguardano Vincenzo Commisso (nato a Siderno il 27/11/1936), Riccardo Rumbo (nato a Siderno il 25/11/1962) e Rocco Gallico (nato a Palmi il 14/11/1965). In particolare nei confronti dei primi due i provvedimenti rappresentano la naturale evoluzione delle indagini, denominate rispettivamente “Crimine” e “Bene comune / Recupero”, condotte dalla locale squadra mobile e dal commissariato di Siderno, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Dda di Reggio Calabria. Le indagini, nell’ambito delle quali Commisso  e Rumbo sono stati destinatari di provvedimenti restrittivi, in quanto ritenuti elementi di spicco della ‘ndrina,  hanno permesso di  accertare l’esistenza di un’associazione mafiosa facente capo al clan Commisso, tra i più potenti e longevi della ‘ndrangheta, particolarmente attivo nella fascia jonica reggina e con diramazioni anche all’estero.
Nei confronti di Gallico il provvedimento ablatorio trae, invece, origine dall’indagine denominata “Cosa mia”, condotta dalla squadra mobile e dal commissariato di Palmi, anche in questo caso diretti dalla Procura della Repubblica – Dda di Reggio Calabria. L’operazione eseguita nel giugno del 2010 ha consentito di appurare l’esistenza e l’operatività della cosca Gallico dedita alla commissione di omicidi, estorsioni, danneggiamenti ed altri gravi delitti finalizzati alle infiltrazioni mafiose negli appalti relativi ai lavori di ammodernamento dell’autostrada A/3. Nella fattispecie, a Rocco Gallico –  tratto in arresto con altre 51 persone tra cui anche la moglie Giulia Iannino – veniva contestato il ruolo di “reggente” della famiglia, condiviso con i fratelli Giuseppe, Carmelo e Domenico.
L’attività odierna di confisca ha riguardato i seguenti beni: tre appartamenti ed un locale all’interno di un immobile ubicato a Siderno, di proprietà di Vincenzo Commisso; una villetta ubicata nel Comune di Siderno, riconducibile a Riccardo Rumbo; un fabbricato a tre piani fuori terra, facente parte di un complesso di villette a schiera ubicato a Palmi, intestato a Giulia Iannino, moglie di Rocco Gallico. Il valore complessivo dei beni oggetto di confisca ammonta ad oltre 2 milioni di euro. (0070)

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