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Black Monkey, chiuse le indagini per 34 persone

La Dda di Bologna ha inviato 34 avvisi di fine indagine chiudendo così l`operazione Black Monkey, ipotizzando associazione a delinquere di stampo mafioso (per 24 posizioni), estorsione, violazioni …

Pubblicato il: 24/10/2013 – 19:06
Black Monkey, chiuse le indagini per 34 persone

La Dda di Bologna ha inviato 34 avvisi di fine indagine chiudendo così l`operazione Black Monkey, ipotizzando associazione a delinquere di stampo mafioso (per 24 posizioni), estorsione, violazioni di una serie di leggi sul gioco, intestazioni fittizie di beni e altri reati. Si tratta dell`inchiesta seguita dalla Gdf che a gennaio aveva portato a 29 ordinanze di custodia cautelare.
Al vertice dell`organizzazione che faceva profitti con il gioco illegale on line e con le slot manomesse, secondo gli inquirenti (pm Francesco Caleca), c`è Nicola Femia, 52 anni, residente nel Ravennate, ritenuto legato a organizzazioni `ndranghetiste e attualmente in carcere. Tra i destinatari dell`avviso (che di solito prelude una richiesta di rinvio a giudizio) c`è anche Guido Torello, che in una telefonata con Femia, intercettata, faceva riferimento alla possibilità di «sparare in bocca» al giornalista della Gazzetta di Modena, Giovanni Tizian.
L`avviso è stato inviato anche all`impiegata della Cassazione Teresa Tommasi, ieri raggiunta da ordinanza di custodia ai domiciliari, accusata insieme ai faccendieri Nicola Paparusso e Massimiliano Colangelo di millantato credito presso la Corte, proprio con lo stesso Femia, del quale si erano vantati di poter “aggiustare” una condanna.
A loro Femia era arrivato attraverso Torello, accusato anche di aver posto in contatto il boss con un ufficiale della Gdf per «poter acquisire notizie su future iniziative amministrative di controllo» e su norme nel settore delle macchine da gioco, e con un ex appartenente ai servizi di sicurezza «per verificare la fondatezza di notizie su possibili iniziative giudiziarie di sequestro di beni intestati a congiunti» di Femia.
Nell`organizzazione, subito al di sotto di Femia (difeso dagli avvocati Pasquale Miscagna e Luca Cianferoni) ci sono i figli Guendalina (avv. Fausto Bruzzese e Francesco Saverio Fortuna) e Rocco Maria Nicola (avvocato Matteo Murgo) e il genero Giannalberto Campagna (avvocato Fabio Bolognese). Coinvolti nell`indagine anche un brigadiere della Gdf di Lugo, un ispettore della squadra mobile di Reggio Calabria e alcuni professionisti.

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