Sanità, i numeri dell`accordo con il Bambin Gesù

CATANZARO Da luglio 2012, inizio dell`attività del Centro pediatrico Calabria, frutto della collaborazione tra l`ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e dell`Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro, fino allo scorso agosto, gli interventi chirurgici in cui è stato presente almeno un operatore della struttura capitolina sono stati 447. Nello stesso periodo, sotto l`aspetto dell`attività ambulatoriale, sono state effettuate 3.434 visite, comprensive anche di quelle in qualità di consulenti dell`ospedale Pugliese Ciaccio. Sono solo alcuni dei dati dell`attività posta in essere dal Centro pediatrico dal suo insediamento nella struttura ospedaliera del capoluogo calabrese, contenuti in un promemoria che il presidente del Bambino Gesù, Giuseppe Profiti, ha consegnato oggi al direttore generale del Pugliese Ciaccio, Elga Rizzo, nel corso di un incontro con i vertici dell`Azienda ospedaliera. I numeri relativi all`attività chirurgica pediatrica nella struttura di Catanzaro – fanno sapere dal Bambin Gesù – sono aumentati in modo esponenziale. Sono state attivate le specialità di Chirurgia pediatrica, Chirurgia urologica, Ortopedia, Chirurgia plastica, Oculistica ed Endoscopia. Operando un confronto tra il semestre gennaio/luglio 2012, periodo nel quale ancora non esisteva il nuovo Centro pediatrico Bambino Gesù Calabria, e lo stesso semestre del 2013, gli interventi chirurgici sono aumentati del 45% (passando da 385 a 558), i ricoveri del 27% (da 550 a 700) e le visite ambulatoriali e le consulenze chirurgiche sono quadruplicate, passando da 819 a 3.448 (+ 321%). Nel corso dell`ultimo semestre, in particolare, gli interventi chirurgici sono aumentati del 118% e le visite ambulatoriale e le consulenze del 62% (primo semestre 2013, secondo semestre 2012). La media degli interventi è raddoppiata, passando da 20 a 43 operazioni al mese. Ogni mese, inoltre, vengono effettuate in media quasi 300 prestazioni ambulatoriali (185 nel semestre precedente).

LO SCONTRO SUI NUMERI
I numeri, dunque, sembrano essere il punto di forza della convenzione tra l`ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma e il Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Invece secondo Sergio Costanzo, consigliere comunale del Pdl di Catanzaro, proprio i numeri sarebbero la dimostrazione che il progetto non funziona. In un intervento che risale a qualche settimana fa, Costanzo aveva spiegato che la convenzione aveva causato un aumento di 2,5 milioni di euro di costi a carico dell`Azienda ospedaliera di Catanzaro. Al centro delle critiche, poi, era finita la diminuita complessità dei ricoveri, che sarebbero aumentati in valore assoluto, ma riguarderebbero interventi più semplici. La conseguenza è che, per quelli più complicati, le famiglie calabresi continuano a rivolgersi direttamente al Bambin Gesù. E la Regione pagherebbe lo scotto di un`emigrazione sanitaria ulteriormente accresciuta da un accordo presentato come la panacea di tutti i mali. (0020)