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Aned contro il recupero delle somme per spese salva-vita

CATANZARO Il delegato Aned, Pasquale Scarmozzino e numerosi dializzati e trapiantati della provincia di Catanzaro, hanno notificato, per tramite dell`avvocato Francesco Pitaro, un atto di opposizio…

Pubblicato il: 25/10/2013 – 16:32
Aned contro il recupero delle somme per spese salva-vita

CATANZARO Il delegato Aned, Pasquale Scarmozzino e numerosi dializzati e trapiantati della provincia di Catanzaro, hanno notificato, per tramite dell`avvocato Francesco Pitaro, un atto di opposizione e di diffida e messa in mora all`Azienda sanitaria di Catanzaro e al distretto socio-sanitario di Via Daniele del capoluogo.
La decisione prende spunto dal fatto che l`Asp catanzarese – riporta una nota – ha chiesto ai dializzati e trapiantati della provincia di Catanzaro, ed anche a molti eredi di trapiantati, purtroppo, morti, il rimborso di presunte maggiori somme che sarebbero state loro erogate a titolo di rimborso del costo del trasporto per potersi sottoporre al terapia/salva vita della dialisi. La questione, oltre ad avere sollevato molte polemiche, trattandosi di richiesta rivolta a soggetti invalidi e trapiantati che vivono con modestissime pensioni, ha determinato anche la reazione degli stessi dializzati e delle loro famiglie.
«Più precisamente, nell`atto di opposizione – riporta la nota – è stato rilevato che i dializzati e trapiantati hanno agito correttamente e in buona fede senza raggiri né inganni e che ad oggi è decorso un notevole lasso di tempo che ha determinato un naturale e inevitabile affidamento e convincimento degli stessi dializzati. Inoltre, è stata richiamata la sentenza delle sezioni riunite della Corte dei Conti che ha stabilito la irripetibilità della somme, quando, come nel caso di cui si parla, vi siano buona fede e il considerevole lasso di tempo, costituisce un principio di civiltà giuridica a tutela degli utenti/dializzati che non possono essere lesi da eventuali colpe ed errori della pubblica amministrazione».
«Con l`atto di opposizione – conclude la nota – tutti i dializzati e trapiantati, hanno diffidato l`Asp di Catanzaro, nella persona del direttore generale in carica, a non richiedere ulteriormente le dette somme non dovute e a non svolgere eventuali azioni giudiziarie che costringerebbe gli incolpevoli dializzati e trapiantati a costituirsi in giudizio chiedendo il rigetto dell`eventuale domanda ed anche la condanna alle spese del giudizio dell`Azienda». (0090)

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