Ultimo aggiornamento alle 8:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Petramala condannato, ma l`accusa “perde” 18 milioni

COSENZA Il dispositivo della sentenza è stato depositato lo scorso 24 ottobre. La Corte dei conti ha condannato l`ex direttore generale dell`Asp di Cosenza, Franco Petramala a risarcire 926.893 eur…

Pubblicato il: 26/10/2013 – 12:18
Petramala condannato, ma l`accusa “perde” 18 milioni

COSENZA Il dispositivo della sentenza è stato depositato lo scorso 24 ottobre. La Corte dei conti ha condannato l`ex direttore generale dell`Asp di Cosenza, Franco Petramala a risarcire 926.893 euro a favore della stessa Asp. La magistratura contabile aveva ritenuto l`ex manager responsabile di un danno erariale da 18,9 milioni di euro. Il giudizio, dunque, ha “tagliato” del 95% la richiesta dell`accusa, che era relativa al recepimento di un accorto con l`Aiop. Quell`intesa avrebbe causato un aggravio di spesa tra gli importi contrattualizzati rispettivamente nel 2007 e nel 2008 e Petramala non avrebbe «posto in essere alcuna misura volta al contenimento della spesa».
La Procura della Corte dei conti, in particolare, addebitava all`ex dg un «incremento della spesa per l`acquisto di prestazioni sanitarie dalle strutture private senza una rimodulazione dei costi generali dell`intero comparto ospedaliero».

IL MINISTERO NON “CONDANNA” IL MANAGER
Il giudizio si è avvalso di una consulenza chiesta direttamente al ministero della Salute. Una valutazione che non censura il comportamento iniziale del manager. Secondo il dirigente incaricato dei controlli, Eugenio Sciabica, non ci sarebbero state anomalie nella stipula dei precontratti con le case di cura (era una delle obiezioni sollevate nell`indagine), perché questi prevedevano «specifiche garanzie a tutela della tenuta dei conti aziendali». Derubricata anche un`altra anomalia segnalata dall`accusa, che ha rilevato come i precontratti fossero stati stipulati ancora prima dell`approvazione da parte della Regione dell`accordo che fissava i tetti di spesa per il 2008. «Tuttavia – scrive Sciabica – considerato il tempo di effettiva possibilità di attuazione della delibera regionale di approvazione dell`accordo a monte, quel comportamento sembra fosse mosso dall`esigenza, non procrastinabile e non suscettibile di valutazione negativa, di garantire comunque il flusso dell`erogazione di prestazioni sanitarie e l`aspettativa di remunerazione delle stesse». Nessuna censura, dunque per il comportamento dell`ex dg.
Per il resto, Sciabica non ha molto materiale su cui basare la propria analisi e scrive che «dalla documentazione fornita risulta difficile individuare con certezza quanto valorizzato e quanto pagato (…). D`altronde, anche quanto presente nella relazione della guardia di finanza non aiuta a chiarire taluni dubbi». La nota ministeriale, in sostanza, non fornisce cifre alla Procura: «Non è possibile calcolare una differenza tra quanto avrebbe pagato l`Asp, qualora fosse puntualmente stata applicata tutta la normativa regionale inerente la fissazione dei tetti di spesa 2008 nonché l`abbattimento tariffario per le prestazioni erogate oltre il limite prefissato, e quanto effettivamente pagato».

A CATANZARO TUTTI ASSOLTI
Il procedimento a carico di Petramala ha un precedente nell`Asp di Catanzaro. In quel caso, a tre manager (Pietro Morabito, Achille Gentile e Maurizio Rocca, rispettivamente ex direttore generale, amministrativo e sanitario dell`Asp di Catanzaro) era stato imputato un danno erariale di 11,8 milioni di euro, risultato della differenza tra l`importo contrattualizzato con le case di cura private per il 2007 e quello contrattualizzato per il 2008. Una situazione simile a quella prospettata nel giudizio contro Petramala, per la quale, però, i tre dirigenti sono stati assolti il 28 settembre 2011. Questa assoluzione era uno dei punti di forza della difesa del manager cosentino. E tornerà ad esserlo nel ricorso in Appello che la difesa, rappresentata dall`avvocato Paolo Cosentino, formulerà dopo aver letto le motivazioni della condanna. (0020)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x