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Protesta all`ospedale di Serra Gli attivisti: «Tagli assassini»

SERRA SAN BRUNO Uno striscione di 15 metri è stato esposto sulla facciata dell’ospedale “San Bruno”. È la nuova iniziativa del Comitato pro Serre, che intende far sentire la sua voce in relazione a…

Pubblicato il: 27/10/2013 – 10:09
Protesta all`ospedale di Serra Gli attivisti: «Tagli assassini»

SERRA SAN BRUNO Uno striscione di 15 metri è stato esposto sulla facciata dell’ospedale “San Bruno”. È la nuova iniziativa del Comitato pro Serre, che intende far sentire la sua voce in relazione al recente caso di malasanità che ha interessato il presidio del Vibonese. Lo striscione è piuttosto eloquente: «No ai tagli assassini». Secondo il Comitato, il depotenziamento dell’ospedale mette fortemente a rischio la vita e il diritto alla salute dei serresi, come dimostra l’episodio avvenuto solo pochi giorni fa. Una donna di 55 anni, Silvana Ricca, era andata in ospedale a causa di forti dolori addominali. Ma, dopo la visita al pronto soccorso, era stata rimandata a casa, dove però è morta poco tempo dopo. È solo l’ultimo di una serie di eventi drammatici che negli ultimi mesi sono stati registrati nel territorio delle Serre, dove un’utenza di quasi 38mila cittadini di 19 Comuni diversi «dovrebbe ricevere risposta alle proprie istanze di salute» da un ospedale «con personale sottodimensionato, una struttura fatiscente, reparti totalmente chiusi, una sala operatorio attiva a singhiozzo, poche decine di posti letto e una sola autoambulanza ormai obsoleta e quasi sempre in panne sulla strada».
Gli attivisti del Comitato non hanno dubbi: la morte di Silvana Ricca, dovuta probabilmente a un’emorragia gastrica non diagnosticata, «è quindi un fatto evidente di malasanità che nello specifico è imputabile, tra le altre cose, a due provvedimenti del tutto inadeguati e che rappresentano un ulteriore schiaffo al diritto alla vita di migliaia di cittadini del comprensorio delle Serre calabre. Elementi che hanno determinato la tragedia sono stati sicuramente i tagli apportati in particolar modo alla disponibilità dei posti letto del presidio e all’impossibilità di avere più di un’autoambulanza funzionante».
Quello del funzionamento a pieno regime dell’ambulanza è un problema di non poco conto. Come riferiscono i rappresentanti del Comitato, «emerge infatti ormai quotidianamente una continua e costante indisponibilità dell’unico automezzo adibito al primo soccorso afferente al “San Bruno”, quasi sempre occupato in trasferimenti o viaggi verso altri presidi. Nella fattispecie del caso, la notte di domenica scorsa, l’autoambulanza era impegnata nel trasporto verso l’ospedale di Crotone di un paziente con frattura di un arto ed era rimasta in panne nei pressi di Satriano per un guasto meccanico, tanto da risultare – per ben due volte – indisponibile al soccorso della giovane madre serrese, poi morta alle sei del mattino successivo e che in precedenza era stata trasportata in ospedale da un auto privata dei familiari».
Nel luglio scorso una delegazione del Comitato civico pro Serre aveva avuto un incontro con il commissario straordinario dell’Asp di Vibo, Maria Pompea Bernardi, proprio per richiedere l’arrivo di due autoambulanze per ognuno dei presidi vibonesi. «L’iniziativa – spiegano gli attivisti – era stata accolta e poi lanciata in una pomposa conferenza stampa che aveva visto, tra gli altri, presente anche il commissario ad acta della sanità regionale, Giuseppe Scopelliti. Ne era seguita anche la pubblicazione di un bando per il noleggio a lungo termine dei mezzi di soccorso da destinare quindi sia al presidio di Serra, che a quelli di Tropea e Vibo. Lo stesso bando risulta sospeso però dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici dal 19 luglio 2013 e – a distanza di tre mesi – non si hanno più notizie in merito. Intanto la gente continua a morire».
L’azione di protesta di oggi è dunque un modo «per denunciare questo stato di degrado e soprattutto per mantenere vivo il ricordo di quanto subisce oggi un comprensorio depredato del diritto alle cure, alla salute e alla vita». (0040)

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