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L`ombra della `ndrangheta si allunga sulla ricostruzione delle case in Emilia

Un filo rosso lega i lavori post terremoto in Emilia Romagna e la Calabria. A svelarlo è l`Espresso in un servizio molto documentato di Giovanni Tizian. Sotto la lente degli investigatori sono fini…

Pubblicato il: 29/10/2013 – 12:43
L`ombra della `ndrangheta si allunga sulla ricostruzione delle case in Emilia

Un filo rosso lega i lavori post terremoto in Emilia Romagna e la Calabria. A svelarlo è l`Espresso in un servizio molto documentato di Giovanni Tizian. Sotto la lente degli investigatori sono finite dodici palazzine costruite a Crevalcore, nel Bolognese, da un`azienda sospettata di legami con la `ndrangheta. Appartamenti e villette che l`amministrazione a guida Pd avrebbe acquistato per alloggiare le famiglie rimaste senza casa dopo il terremoto.
Il valore dell`operazione è di oltre un milione di euro. Questa è la cifra stanziata solo per Crevalcore dalla Regione Emilia Romagna. In realtà – come scrive l`Espresso – il denaro regionale messo sul piatto per l`acquisto di alloggi per le famiglie con le case inagibili è molto di più: ammonta a 25 milioni di euro da suddividere tra i comuni più colpiti. I fondi arrivati nel comune bolognese solo per un soffio non sono finiti nelle casse della Sagi Immobiliare. Quest`ultima è una partecipata della società Nocera Spa, anch`essa di Crevalcore e finita in passato sotto la lente di ingrandimento degli investigatori.
In entrambe le società compare il nome di Giuseppe Nocera, ex consigliere comunale del “Polo di centro” a Reggio Calabria. Il suo nome finisce nella relazione che ha portato l`allora ministro dell`Interno Annamaria Cancellieri a sciogliere il consiglio comunale della città dello Stretto. «Nei documenti – scrive Tizian nel suo servizio – gli investigatori emiliani descrivono i trascorsi giudiziari di Nocera. Sospettato di essere uno dei favoreggiatori della latitanza del boss Vincenzo Ficara capo cosca reggino. L`imprenditore è anche coinvolto in due vicende di gestione illegale di rifiuti, tra cui l`indagine “Terrazzamento”: accusato di aver trasportato 69mila tonnellate di rifiuti in una cava di proprietà di un`altro imprenditore freddato a colpi di pistola qualche giorno dopo il rinvio a giudizio. Nelle informative compaiono anche i nomi di due professionisti che ricoprono la carica di sindaci delle società di Nocera: Innocenzio Macheda, segnalato per violazione delle norme antiriciclaggio, e Nicola Costantino, rinviato a giudizio per il reato di bancarotta fraudolenta». Macheda occupa un ruolo di rilievo anche nella Amedeus Spa, una società riconducibile ad Amedeo Matacena, armatore ed ex parlamentare di Forza Italia condannato in via definitiva a 5 anni e 4 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa, arrestato a Dubai dopo una breve latitanza. (0030)

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