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Omicidio Priolo, la rabbia dei familiari di Perri dopo la sentenza d`appello

REGGIO CALABRIA «Assassini, i veri assassini siete voi. Questa è giustizia? I veri `ndranghetisti siete voi». Nonostante la Corte d’appello gli abbia comminato una pena di due anni inferiore ai 18 …

Pubblicato il: 29/10/2013 – 15:28
Omicidio Priolo, la rabbia dei familiari di Perri dopo la sentenza d`appello

REGGIO CALABRIA «Assassini, i veri assassini siete voi. Questa è giustizia? I veri `ndranghetisti siete voi». Nonostante la Corte d’appello gli abbia comminato una pena di due anni inferiore ai 18 anni di reclusione chiesti dal pg Francesco Mollace, i parenti di Vincenzo Perri non hanno gradito per niente il verdetto dei giudici che – al pari di quelli di primo grado – lo hanno ritenuto responsabile dell`omicidio del cugino Vincenzo Priolo, ucciso l`8 luglio 2011 di fronte a un bar di Gioia Tauro. Per oltre trenta minuti, di fronte al tribunale di Reggio Calabria, uomini e donne della famiglia hanno inveito contro i giudici e il pg per un verdetto che hanno definito «assurdo». «Erano in cinque contro uno, lui si è solo difeso», urla la madre contro le finestre del tribunale. Legato alle famiglie Brandimarte-Perri, orbitanti nella galassia della potente cosca di `ndrangheta dei Piromalli, Perri sarebbe stato l`obiettivo del commando guidato da Priolo, che contro di lui avrebbe organizzato una vera e propria spedizione punitiva legata a motivi familiari. Ma prima che il gruppo riuscisse a sorprenderlo, il ragazzo sarebbe riuscito ad anticipare gli aggressori, sparando contro Priolo e dandosi alla fuga. Ricercato per omicidio, quindi processato e condannato in contumacia a 18 anni per quell`omicidio, Perri è stato arrestato nel marzo scorso dopo oltre un anno di latitanza. Gli uomini del commissariato di Gioia Tauro lo hanno trovato nel sottoscala della sua abitazione, nascosto in vano segreto occultato da un pannello estraibile di cemento, coperto da decorazioni in legno. Un arresto importante per gli investigatori perché ha segnato la fine della lunga scia di sangue cui l`omicidio di Vincenzo Priolo ha dato inizio. A qualche settimana dal delitto, in un agguato rimane infatti ferito Giuseppe Brandimarte, zio di Perri, ma la risposta non tarda ad arrivare. Nel febbraio del 2012 viene ucciso Giuseppe Priolo, 51 anni, zio di Vincenzo e nipote del boss Gioacchino Piromalli, mentre nel dicembre dello stesso anno cade sotto i colpi dei killer il ventiduenne Francesco Bagalà, uno dei 4 uomini che avevano affiancato Priolo nella spedizione punitiva. (0050)

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