Serra, gli studenti confermano le accuse al prof. Che nega tutto e continua a fare lezione

SERRA SAN BRUNO Confermano tutto, compatti. Gli alunni di una classe della scuola superiore serrese, riuniti lunedì sera insieme al preside, ai docenti e ai rappresentanti dei genitori, hanno raccontato anche i dettagli delle presunte frasi sconce che un professore avrebbe indirizzato, in più occasioni, ad alcune studentesse.
Il caso è scoppiato sabato scorso, quando una trentina di ragazzi ha manifestato di fronte all`istituto per solidarizzare con un compagno che aveva aggredito lo stesso professore, dopo avergli chiesto spiegazioni circa una frase detta a una sua compagna di scuola. Il consiglio di classe lunedì ha esaminato un caso simile, che risale al 31 ottobre: in quest`occasione non c`è stato nessuno scontro fisico, ma un alunno ha comunque rivolto un`accusa analoga allo stesso docente, che di contro lo ha poi denunciato per calunnia ai carabinieri.
Frasi quantomeno equivoche, doppi sensi di cattivo gusto, apprezzamenti neanche tanto velati e certamente per nulla consoni al ruolo: è quanto hanno ribadito, senza tentennamenti e in maniera univoca, gli alunni della classe in questione. Dal canto suo il prof, che era presente alla riunione, non ha fatto una piega e ha negato tutto, replicando solo che in alcuni casi sarebbero stati gli alunni a “stimolarlo” a rispondere su argomenti “piccanti”.
Il caso è delicato: il preside dell`istituto, oltre ad aver coinvolto l`Ufficio scolastico regionale, ha subito consegnato ai carabinieri della locale compagnia il verbale del consiglio di classe di lunedì – girato poi alla polizia, incaricata dalla Procura di indagare sul caso –  mentre oggi pomeriggio il consiglio d`istituto si occuperà dello scontro avvenuto giovedì scorso che ha portato alla manifestazione di sabato. In quell`occasione il prof – che ha denunciato per aggressione l`alunno minorenne – ha lasciato l`edificio scolastico scortato dalla polizia, tra le urla di studenti e genitori. Nonostante ciò, però, lunedì e martedì il docente, un 55enne residente in un altro comune del Vibonese, è comunque tornato a fare lezione come se nulla fosse, il che ha generato una situazione di tensione che resta tuttora palpabile nelle classi e tra i corridoi della scuola.