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Le strane priorità dei manager dell`Annunziata

COSENZA Il viceprimario di Anestesia si è dimesso, tra tutti gli altri medici ci sono «sconcerto, amarezza e rabbia». La direzione generale dell`Azienda ospedaliera di Cosenza ha deciso di trasferi…

Pubblicato il: 23/11/2013 – 17:06
Le strane priorità dei manager dell`Annunziata

COSENZA Il viceprimario di Anestesia si è dimesso, tra tutti gli altri medici ci sono «sconcerto, amarezza e rabbia». La direzione generale dell`Azienda ospedaliera di Cosenza ha deciso di trasferire tre anestesisti nella struttura semplice di Partoanalgesia e le reazioni non tardano ad arrivare. La prima è una lettera del primario, Salvatore Cirillo, che racconta – tanto per cominciare – un fatto inedito: dopo le dimissioni del vice, «nessuno ha accettato di prendere il suo posto», perché è «quasi impossibile gestire un reparto di 13 medici per far svolgere loro 72 turni settimanali».
I calcoli del primario sono semplici e sconfortanti: «Coi nuovi carichi di lavoro e la nuova dotazione organica, risulta che un medico dell`Unità operativa complessa di Anestesia annualmente potrà usufruire di 23-24 giorni da utilizzare per ferie, aggiornamento, malattia, 104, eccetera». Prima erano 35, e il “pacchetto”, per il dottor Cirillo era già «esiguo». Ma perché Anestesia è stata «messa nell`angolo»? «Per rimpolpare la struttura semplice di Partoanalgesia (unica in Italia!). Che non rientra nei Lea, oppure non vi rientra pienamente». D`altronde, gli anestesisti lavorano già parecchio nelle sale operatorie di Ostetricia e ginecologia.
Il primario non rinuncia a una punta d`ironia: pensava che lo staff del direttore generale Paolo Gangemi «fosse impegnato nel risolvere le varie criticità che quotidianamente attanagliano l`Annunziata: il Centro trasfusionale, i pericolosi black out nelle Terapie intensive e nelle sale operatorie, l`inadeguatezza strutturale, tecnologica e organizzativa del Pronto soccorso (e non solo del Pronto soccorso)». Tutte «invenzioni giornalistiche», se è vero che la preoccupazione principale «è quella di completare la dotazione organica della Partoanalgesia».
Il resto sono (ancora) numeri. Per Anestesia, la dotazione organica prevista è di 51 medici, ma in servizio ce ne sono 25. Per Partoanalgesia, invece, i medici sono sei su sei. E per Terapia del dolore quattro su sette. Insomma, gli anestesisti vengono frazionati nei vari reparti mentre il Piano di rientro chiede di accorpare. E dire che quel reparto produce competenze importanti: «Sotto la mia direzione – scrive Cirillo – sono state effettuate quasi 70mila prestazioni anestesiologiche (chirurgiche e non): nessun incidente mortale, nessun incidente critico, nessuna richiesta risarcitoria, nessun contenzioso medico-legale». Il primario chiede al dg un incontro, ma soprattutto gli chiede di far rientrare nella sua Unità operativa complessa i professionisti trasferiti.

MAZZUCA: «ULTIMO TASSELLO DI UN`ESCALATION»
Lo stesso appello arriva dal presidente della Commissione Controllo e garanzia del consiglio comunale, Giuseppe Mazzuca. Il consigliere del Pse annuncia che convocherà a breve una seduta della Commissione «per illuminare a fondo le motivazioni di una scelta le cui ragioni sono e rimangono incomprensibili». Il consigliere del Pse ricorda che «l`unità lavora già con un organico dimezzato – 25 medici invece dei 51 previsti – ma la cosa non ha preoccupato più di tanto i vertici aziendali che, a questa gravissima carenza di personale, hanno deciso di aggiungere lo spostamento di altri tre anestesisti. Una follia, che rischia di mettere seriamente a repentaglio il sistema di urgenza-emergenza dell’Annunziata e l’operatività delle sale operatorie». Si tratta di una vicenda che «rappresenta solo l’ultimo tassello di un’escalation di criticità e mala gestione che hanno riguardato il Centro trasfusionale, i black out, il costante collasso del Pronto soccorso difronte agli accessi a cui non riesce sempre più spesso a far fronte efficacemente, l’ormai cronica carenza di personale tecnico – infermieristico, e l’inadeguatezza strutturale e tecnologica delle apparecchiature tecnico-scientifiche. Una fotografia della decadenza che avvolge l’ospedale hub dell’Annunziata a cui, ormai è chiaro a chiunque voglia vederlo, l’attuale management non è in grado di porre rimedio». (0020)

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