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Processo Magnete, gli imprenditori cosentini mancano l`appuntamento

COSENZA Cosenza è la città in cui gli imprenditori pagano il pizzo e non denunciano. Il monito dei magistrati della Dda di Catanzaro risuona ancora forte, ma la svolta attesa tarda ad arrivate. Lo …

Pubblicato il: 25/11/2013 – 17:52
Processo Magnete, gli imprenditori cosentini mancano l`appuntamento

COSENZA Cosenza è la città in cui gli imprenditori pagano il pizzo e non denunciano. Il monito dei magistrati della Dda di Catanzaro risuona ancora forte, ma la svolta attesa tarda ad arrivate. Lo spiega Maria Teresa Morano, responsabile regionale della Fai (Federazione antiracket) per la Calabria, in una nota di commento all`udienza preliminare del processo scaturito dall`operazione Magnete, che vede alla sbarra alcuni presunti esponenti del clan Cicero-Perna. Secondo l`accusa, quegli uomini avevano imposto una capillare pressione estorsiva a commercianti ed imprenditori di Cosenza.
«La Fai – scrive la Morano – si è costituita parte civile a difesa del libero mercato e della libera concorrenza, continuando a sostenere tutti quegli imprenditori che intendono cogliere questo particolare momento storico per rompere le catene delle estorsioni e contribuire ad una economia libera». Segnala, però, «come in questo momento, nel quale ormai emerge chiara la pressione della `ndrangheta sull`economia dell`intero comprensorio, una parte consistente dell`imprenditoria cosentina non senta il bisogno di affrancarsi da queste logiche».
«È senza dubbio – continua Morano, imprenditrice antiracket – un comportamento censurabile, per noi addirittura inaccettabile che in un processo nel quale sono imputati elementi di primo piano delle cosche cosentine, dei 37 imprenditori parti offese nel procedimento, nessuno abbia sentito il dovere morale di costituirsi parte civile. Non è sicuramente questa la strada giusta da percorrere se si hanno a cuore le sorti dell`economia e il futuro di questa importante area della Calabria. Un`area che, finora, si è ritenuta avanguardia culturale della nostra regione e che invece farebbe meglio a fare i conti con questa amara realtà e ad adoperarsi in ogni modo affinché vengano duramente biasimati questi comportamenti che favoriscono il mantenimento di un pericoloso status quo».

GLI IMPUTATI CHIEDONO L`ABBREVIATO
Intanto, tutti e dieci gli imputati di “Magnete” hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. L`udienza si è svolta davanti al gup Di Girolamo, del Tribunale di Catanzaro, e al pm Pierpaolo Bruni. Gli imputati sono Mario Musacco, Armando Giannone, Santo Cozza, Sergio Raimondo, Concetta Palermo (moglie del boss Franco Perna), Alfonsino Falbo, Marco Perna, Giulio Castiglia, Giuseppe Gabriele e Luigi Paternuosto, pentito che ha collaborato alle indagini. Il gup ha rinviato l`udienza al prossimo 10 gennaio. (0020)
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