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OPERAZIONE ERINNI | A Roma una «filiale criminale»

REGGIO CALABRIA Avevano creato a Roma una vera e propria «filiale criminale», secondo la definizione degli investigatori, gli affiliati alla cosca Mazzagatti sgominata dai carabinieri con i 20 ferm…

Pubblicato il: 26/11/2013 – 18:33
OPERAZIONE ERINNI | A Roma una «filiale criminale»

REGGIO CALABRIA Avevano creato a Roma una vera e propria «filiale criminale», secondo la definizione degli investigatori, gli affiliati alla cosca Mazzagatti sgominata dai carabinieri con i 20 fermi eseguiti stamattina nell`ambito dell`operazione denominata Erinni. Nella Capitale il gruppo criminale capeggiato da Rocco Mazzagatti avrebbe gestito, attraverso una serie di prestanome, una serie di società ed attività commerciali ed acquistato un consistente quantitativo di immobili. In alcune telefonate intercettate dagli investigatori Rocco Mazzagatti fa riferimento alle sue attività imprenditoriali vantandosi della sua capacità nel portarle avanti e dispensando consigli agli affiliati alla sua cosca sui metodi per nascondere i proventi illeciti in modo da eludere gli accertamenti patrimoniali. In una telefonata, tra l`altro, Mazzagatti critica la cosca Alvaro della `ndrangheta per essersi fatta sequestrare dalla Dda di Reggio Calabria il Cafè de Paris a Roma. «Noi non siamo come loro. Siamo sicuramente più scaltri e più abili», afferma il boss in una conversazione telefonica con uno degli affiliati al suo gruppo criminale. Tra gli arrestati un ruolo di rilievo sarebbe stato svolto da Domenico Scarfone, di 56 anni, residente a Genzano di Roma. Sarebbe stato proprio Scarfone, grazie ad amicizie con avvocati e persone gravitanti nell`orbita delle aste giudiziarie e delle procedure fallimentari, a consentire alla cosca Mazzagatti di acquistare numerosi appartamenti nelle aste giudiziarie che venivano poi intestati ad altre persone. Mazzagatti aveva anche interessi a Catanzaro, dove aveva trasferito la sua residenza ed una parte dei suoi interessi economici, rilevando, sempre attraverso prestanome, una serie di attività. La cosca Mazzagatti, inoltre, a detta degli investigatori, avrebbe intrecciato stabili rapporti criminali con altri gruppi criminali di tutta la Calabria, ed in particolare con quelli di San Luca e Platì.
Il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, ha sottolineato «la capacità che aveva Rocco Mazzagatti di intrecciare rapporti anche con gruppi criminali del Crotonese e del Vibonese, oltre che di Catanzaro, ampliando così i suoi interessi». Tra i fermati nell`operazione Erinni c`è un diciottenne, all`epoca dei fatti ancora minore, «che aveva una partecipazione piena e consapevole – ha detto, in conferenza stampa, il Procuratore dei Minorenni di Reggio Calabria, Carlo Macrì – all`interno dell`organizzazione, per la quale aveva il compito di detenere delle armi, tenerle nascoste e metterle a disposizione degli uomini della cosca quand`era necessario». (0070)

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