Ultimo aggiornamento alle 12:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Dormiva in auto perché non c`era posto nella tendopoli, è morto di freddo

SAN FERDINANDO La Procura della Repubblica di Palmi ha aperto un`inchiesta per accertare eventuali responsabilità per la morte di Dominic Mann Addia, di 31 anni, di nazionalità liberiana, deceduto …

Pubblicato il: 28/11/2013 – 17:29
Dormiva in auto perché non c`era posto nella tendopoli, è morto di freddo

SAN FERDINANDO La Procura della Repubblica di Palmi ha aperto un`inchiesta per accertare eventuali responsabilità per la morte di Dominic Mann Addia, di 31 anni, di nazionalità liberiana, deceduto a San Ferdinando a causa del freddo mentre dormiva in auto dopo che non aveva trovato posto nella tendopoli allestita per ospitare gli immigrati che lavorano come stagionali per la raccolta degli agrumi. La Procura ha disposto l`autopsia per accertare le cause della morte dell`immigrato e se ci siano state responsabilità da parte dei sanitari del 118. Questo perché il personale sarebbe intervenuto, stando a quanto hanno riferito gli amici dell`immigrato, soltanto un`ora dopo la telefonata fatta alla centrale operativa del servizio. I sanitari che hanno attuato il primo intervento e praticato un`iniezione all`immigrato sarebbero andati via inoltre assicurando, sempre secondo il racconto fatto dagli amici dell`immigrato, che sarebbero tornati dopo un`ora per accertarsi delle condizioni di Addia. Secondo intervento che, invece, non c`è mai stato. Stamattina, dopo il nuovo malore che ha accusato, Addia è stato portato dai suoi amici in auto nell`ospedale di Gioia Tauro, dove però è giunto cadavere. Scopo dell`autopsia disposta dalla Procura della Repubblica è anche di accertare se l`immigrato sia morto effettivamente di freddo o se fosse affetto da qualche patologia che ha concorso al decesso.

KOA BOSCO A LUTTO
Giocheranno in occasione del prossimo impegno casalingo, sabato prossimo, con la fascia nera al braccio in segno di lutto i giocatori della squadra di calcio del Koa Bosco di Rosarno, composta da immigrati africani. La decisione è stata presa per ricordare Dominic Mann Addiah, il giovane liberiano morto stamattina a causa del freddo dopo che non aveva trovato posto nella tendopoli di san Ferdinando.
L`iniziativa di giocare col lutto al braccio ha anche lo scopo di denunciare le condizioni in cui sono costretti a vivere gli immigrati che giungono nella Piana di Gioia Tauro per lavorare come stagionali nella raccolta di agrumi.

LA CGIL CHIEDE UN INCONTRO AL PREFETTO
In serata, la segreteria regionale della Cgil e quella della Piana hanno diffuso una nota di commento alla tragedia di San Ferdinando: “Morire per il freddo o per le dure condizioni di lavoro è davvero inaccettabile in una società civile. Chiederemo al prefetto di Reggio Calabria, assieme alle associazioni di volontariato,  un urgente incontro per denunciare lo stato in cui vivono i lavoratori immigrati sia dentro che fuori la tendopoli di San Ferdinando. Le istituzioni, a cominciare dalla Regione, devono dare risposte immediate e concrete per evitare il ripetersi di tragedie come quella che ha interessato il giovane liberiano”. (0020)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x