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I grillini contro i “pianisti” Nel mirino anche Piero Aiello

Il senatore catanzarese Piero Aiello finisce nel mirino del Movimento cinque stelle. I deputati grillini infatti hanno presentato un esposto alla Procura e una proposta di modifica del regolamento …

Pubblicato il: 05/12/2013 – 19:41
I grillini contro i “pianisti” Nel mirino anche Piero Aiello

Il senatore catanzarese Piero Aiello finisce nel mirino del Movimento cinque stelle. I deputati grillini infatti hanno presentato un esposto alla Procura e una proposta di modifica del regolamento di Palazzo Madama sui cosiddetti “pianisti”, vale a dire dei colleghi che votano al posto degli assenti per far passare un provvedimento «e non far perdere i soldi della diaria a chi manca in Aula». In conferenza stampa, oggi nella sala Nassiriya di Palazzo Madama, i senatori M5S si sono presentati armati della “pallina” usata sugli scranni, la stessa che hanno portato con loro in Procura per denunciare «i “pianisti” della partitocrazia, che devono smetterla di suonare musica stonata, fatta di note che si chiamano truffa e sprechi di pubblico denaro». «Il procuratore – spiega il senatore Roberto Cotti – ci ha assicurato che aprirà un fascicolo e avvierà le opportune verifiche, sia per vedere se sussistono reati, sia per verificare se la Procura può intervenire, visto che ci sono materie riservate al Senato». Due i casi riportati nell`esposto, «riguardano i senatori Piero Aiello (Ncd) e Vincenzo D`Anna (Gal) – illustra Sara Paglini – anche se in realtà ce ne sarebbero tanti e tanti altri. Ogni volta che in campo un giocatore commette tre falli, scatta il cartellino rosso. Qui abbiamo assistito a falli su falli dagli stessi senatori colti con le mani nel sacco, ma si va avanti come nulla fosse». proprio la Paglini l`11 ottobre scorso aveva raccontato: «Ieri pomeriggio in Senato si è consumata l`ennesima vergogna di chi prende la diaria nonostante l`assenza. Nelle fila del Pdl si votava e un pallino risultava sempre bianco nel tabellone. Sempre uguale, sempre astenuto. E così il nostro Enrico Cappelletti si è alzato facendo presente che un tasto veniva premuto nonostante il senatore di riferimento fosse assente. Roberto Cotti (altro collega grillino, ndr) si è recato in quella postazione, e togliendo una pila di quotidiani che copriva il tutto, ha tirato fuori dalla buca del voto una pallina di carta che premeva e faceva risultare il voto!. La postazione era del senatore Piero Aiello del Pdl (ora Nuovo centrodestra, ndr)». Il senatore calabrese si era difeso sostenendo: «Ho subìto uno scherzo di cattivo gusto».
Ora, però, i parlamentari 5 stelle sembrano intenzionati ad andare fino in fondo e propongono di ricorrere a sanzioni ad hoc, provvedimenti resi più severi in casi di particolare gravità e di recidive. La proposta prevede infatti «l`interdizione a partecipare ai lavori del Senato per un periodo non superiore a 10 giorni di seduta». Una pena che si allunga a 20 giorni per chi viola le regole più volte o in modo grave. E che si applica non solo al “pianista”, ma anche al senatore assente che viene illecitamente sostituito. (0080)

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