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False licenze ai bus, 69 indagati: «I soldi andavano nelle casse del Comune»

COSENZA Sessantanove persone indagate dalla polizia stradale di Cosenza per associazione a delinquere, concorso di persona nel reato e falso. La Polstrada di Cosenza ha arrestato e posto ai domicil…

Pubblicato il: 09/12/2013 – 16:02
False licenze ai bus, 69 indagati: «I soldi andavano nelle casse del Comune»

COSENZA Sessantanove persone indagate dalla polizia stradale di Cosenza per associazione a delinquere, concorso di persona nel reato e falso. La Polstrada di Cosenza ha arrestato e posto ai domiciliari il sindaco di Panettieri, Salvatore Parrotta, e Pasquale Bilotta, con l`accusa di associazione a delinquere e falso in atto pubblico. È coinvolto nell`inchiesta anche il comandante dei vigili urbani di Panettieri, Pietro Paolo Torchia, nei confronti del quale è stato disposto il divieto di dimora e non l`arresto. Al divieto di dimora sono stati sottoposti anche il geometra del Comune, Mario Mancuso, e il responsabile di una cooperativa del settore autotrasporti, Alessandro Talarico.
L`inchiesta, in cui ci sono complessivamente 69 indagati, riguarda presunti illeciti nel rilascio di licenze di noleggio con conducente. In corso anche il sequestro di 169 licenze in tutta Italia.
In particolare, gli amministratori e i funzionari del Comune di Panettieri, spiega una nota della polizia, si sarebbero associati allo scopo di commettere reati di falso in autorizzazioni amministrative, rilasciando licenze di noleggio autobus con conducente senza che ne sussistessero i requisiti previsti dalla legge. Le imprese interessate all`operazione sono dislocate su tutto il territorio nazionale.

«I soldi andavano nelle casse del Comune»
Autorizzazioni da mille euro l`una per un incasso complessivo di circa 200 mila euro. Soldi che sarebbero serviti per dare respiro alle casse del Comune di Panettieri. «I soldi – ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa, il dirigente della polizia stradale di Cosenza, Antonio Provenzano – servivano a rimpinguare le casse del comune». Sono stati gli agenti della Polstrada, infatti, a notare una strana concentrazione di permessi rilasciati dal Comune di Panettieri e segnalarli alla Procura di Cosenza. Dagli accertamenti svolti è venuto fuori un sistema tipo matrioska, con la presenza di aziende del nord, per lo più piemontesi, e altre siciliane, con sede legale a Panettieri.
«Le aziende erano reali – ha detto ancora Provenzano – e le sedi fittizie. Abbiamo riscontrato che un`azienda risultava avere la sede legale in una stanza da letto di un`abitazione privata, un`altra aveva indicato come autorimessa un piccolo garage dove poteva sostare un motorino e non un pullman».
«Ci sono precise regole – è stato spiegato nella conferenza stampa – da seguire e controlli da effettuare sui mezzi per il rilascio delle licenze. L`obiettivo è evitare, per esempio, che una gita scolastica possa trasformarsi in tragedia».

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