Ultimo aggiornamento alle 20:26
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Fondi per il rischio idrogeologico usati solo per pochi gadget

LAMEZIA TERME Qualche gadget per fermare il rischio idrogeologico. Troppo poco davanti a un finanziamento da un milione di euro proveniente dal Por 200-2006. Se ne è accorta la guardia di finanza d…

Pubblicato il: 10/12/2013 – 8:47
Fondi per il rischio idrogeologico usati solo per pochi gadget

LAMEZIA TERME Qualche gadget per fermare il rischio idrogeologico. Troppo poco davanti a un finanziamento da un milione di euro proveniente dal Por 200-2006. Se ne è accorta la guardia di finanza di Vibo Valentia che, coordinata dalla Procura di Lamezia, questa mattina ha sequestrato una società e quote di altre 13 società, sette immobili e altrettanti automezzi assieme a disponibilità finanziarie per un totale, ancora parziale, di circa 10 milioni di euro. Nove le persone indagate che dovranno rispondere a vario titolo di frode nelle
pubbliche forniture, truffa aggravata, falsità materiale commessa dal privato, emissione ed utilizzo di fatture per  operazioni inesistenti. Quattro gli imprenditori finiti nel mirino delle fiamme gialle: Annibale Maria Notaris (amministratore unico del Gruppo Adn Italia srl), Giovanni Chirumbolo (amministratore unico Next pubblicità e servizi srl), Carlo Pileggi (amministratore unico Pileggi srl) e Angelo Piccione (amministratore unico Italia Eventi sas). Di abuso di ufficio, invece, devono rispondere i cinque funzionari della Regione i cui nomi, al momento, non sono stati resi noti in quanto sono in corso le notifiche dei provvedimenti. I cinque, in forza all`ufficio di Presidenza della Regione, settore Protezione civile, non avrebbero effettuato le verifiche del caso. Secondo quanto riferito stamani nel corso della conferenza stampa dal procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Domenico Prestinenzi, e dagli ufficiali della guardia di finanza, gli inquirenti avrebbero riscontrato una presunta irregolarità sulla conduzione di un progetto finanziato dalla Regione per un valore complessivo di un milione di euro che riguardava la formazione e l`informazione sui vari comportamenti da seguire in caso di calamità naturali. Gli imprenditori, quindi, avrebbero creato una documentazione non veritiera e operazioni inesistenti e in alcuni casi anche di periodi antecedenti alla costituzione di una società che, nata nel 2008, avrebbe presentato fatturazione del 2006. Dall`inchiesta, partita dalla denuncia di una delle società che non erano state pagate, sarebbe emerso che, a fronte di una serie di attività comprese nel progetto che prevedeva spot pubblicitari, manifesti e incontri nelle scuole, le persone coinvolte nell`inchiesta avrebbero prodotto solo qualche brochure e gadget. Le indagini hanno permesso di acquisire elementi di prova tali da indurre il gip di Lamezia a emettere un provvedimento di sequestro per un importo di 720mila euro pro-capite, anche con formula per equivalente, sui beni mobili e immobili nella disponibilità degli indagati nonché al sequestro, presso la Regione Calabria, della quota di erogazione pubblica ancora da percepire pari a 80mila euro. (0080)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x