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“Rinascita”, pene ridotte in appello per nove imputati

La Corte d`appello di Catanzaro ha ridotto nove condanne inflitte in primo grado ad altrettanti imputati coinvolti nell`inchiesta antidroga della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro batte…

Pubblicato il: 10/12/2013 – 19:42
“Rinascita”, pene ridotte in appello per nove imputati

La Corte d`appello di Catanzaro ha ridotto nove condanne inflitte in primo grado ad altrettanti imputati coinvolti nell`inchiesta antidroga della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro battezzata “Rinascita” per i quali si è tenuto il giudizio immediato. Due condanne sono state confermate. I giudici (presidente Maria Vittoria Marchianò, consiglieri Maria Teresa Carè e Gianfranco Grillone) hanno rideterminato le pene già inflitte a Gianluca Berlingieri, alias “Cipolla”, da 11 anni di reclusione 10 anni e 9 mesi; a Luigi Palummo, da 11 anni a 10 anni e 3 mesi; a Nino Passalacqua da 15 anni a 12; ad Alessandro Bevilacqua (34 anni) da 7 anni 6 mesi e 33.000 euro di multa a 6 anni 6 mesi e 30.000 euro; ad Alessandro Bevilacqua (31 anni) da 6 anni 9 mesi e 29.000 euro a 6 anni e 27.000 euro; ad Alessandro Bevilacqua (28 anni) da 6 anni 6 mesi e 27.000 euro a 6 anni e 27.000 euro; ad Andrea Bevilacqua da 8 anni e 33.000 euro a 6 anni 6 mesi e 28.000 euro; a Franco Bevilacqua da 6 anni 6 mesi e 27.000 euro a 6 anni e 27.000 euro; a Mario Bevilacqua da 8 anni e 33.000 euro a 7 anni e 30.000 euro. Confermate infine le condanne già sentenziate a carico di Luca Bianco, a 4 anni e 1.200 euro; e di Vitaliano Bianco, a 3 anni 6 mesi e 1.000 euro.
Per gli altri 56 indagati di “Rinascita” – per i quali la Procura di Catanzaro aveva pure chiesto il giudizio immediato ma che hanno scelto il rito abbreviato – la prima sentenza è arrivata il 13 dicembre del 2011, quando il giudice dell`udienza preliminare distrettuale ha pronunciato 52 condanne e 4 assoluzioni. Poi, l`11 marzo scorso, la Corte d`appello ha scontato sedici pene, ha sentenziato una nuova assoluzione e ne ha confermate altre quattro, ed ha lasciato immutate anche decine di altre condanne. L`operazione “Rinascita” è scattata nel capoluogo calabrese all`alba del nove novembre 2010, per l`esecuzione di 73 provvedimenti cautelari disposti su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Associazione armata finalizzata al traffico di droga l`accusa principale mossa ai numerosi indagati dell`inchiesta, considerati dagli inquirenti membri di due gruppi criminali nomadi contrapposti: quello facente capo a Domenico Berlingieri, 50 anni, e quello guidato da Silvano Berlingieri, 39 anni, detto “Pacciani”. Gli zingari, sempre secondo la tesi della pubblica accusa, avrebbero avuto la totale gestione del mercato della droga in tutti i quartieri a sud di Catanzaro, con importanti rapporti con esponenti della `ndrangheta del reggino e, soprattutto, con una inquietante disponibilità di armi micidiali, tra cui fucili, pistole e mitra Kalashnikov. (0080)

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