Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

OPERAZIONE INGANNO | L`«antimafia delle parole» e quella del volontariato

REGGIO CALABRIA Si è presentata come vittima di violenza mafiosa, ha parlato alle donne di San Luca di scelta, speranza, possibilità di dare una svolta alla propria vita, ma i cospicui finanziament…

Pubblicato il: 12/12/2013 – 12:40
OPERAZIONE INGANNO | L`«antimafia delle parole» e quella del volontariato

REGGIO CALABRIA Si è presentata come vittima di violenza mafiosa, ha parlato alle donne di San Luca di scelta, speranza, possibilità di dare una svolta alla propria vita, ma i cospicui finanziamenti erogati a favore del movimento da lei fondato, sarebbero stati spesi solo per autovetture, mobili, vestiti, viaggi. Poco o niente sarebbe andato a quelle donne di San Luca su cui ha costruito la propria notorietà.  
È questo il quadro emerso dall’operazione “Inganno”, che ha portato agli arresti domiciliari Rosy Canale, presidente del Movimento Donne di San Luca, accusata di truffa aggravata e peculato per essersi indebitamente appropriata dei finanziamenti erogati dal ministero della Gioventù, dalla Presidenza del consiglio regionale della Calabria, dall’Ufficio territoriale del governo di Reggio Calabria e dalla Fondazione “Enel Cuore”. Quei soldi, destinati alla gestione di un bene confiscato alla cosca Pelle “Gambazza” diventato una ludoteca – inaugurata nel 2009 e mai entrata in funzione – sarebbero stati utilizzati dalla presidente del Movimento solo ed esclusivamente a fini personali. Una vicenda «marginale dal punto di vista investigativo», nell’ambito dell’operazione che ha portato all’arresto dell’ex sindaco di san Luca Sebastiano Giorgi e del suo assessore all’Ambiente Francesco Murdaca – accusati di essere affiliati a quei clan fra i quali avrebbero diviso scientificamente appalti e lavori – ma «eticamente e socialmente pesantissima», commenta il procuratore capo della Dda, Federico Cafiero De Raho.
«È con sofferenza che si rilevano circostanze di questo tipo perché un territorio come la Calabria avrebbe bisogno di figure di riferimento. Questa è una terra – sottolinea il procuratore – che avrebbe bisogno di una crescita della solidarietà e della legalità, ma vicende come questa dimostrano che l’inquinamento riguarda anche la parte apparentemente buona». Decisamente meno diplomatico, il procuratore aggiunto Nicola Gratteri, che tuona: «Voi sapete che da tanti anni metto in guardia da chi si erge a paladino dell’antimafia senza avere una storia alle spalle. Non solo da magistrati, da investigatori, da giornalisti, ma da cittadini non possiamo tollerare che ci sia gente che ne abbia fatto un mestiere. Abbiamo tutti l’obbligo di essere vigili nei confronti di queste condotte che non solo sono penalmente rilevanti, ma anche eticamente riprovevoli e inaccettabili». E non fa sconti il procuratore aggiunto: «Nella lotta alla mafia non ci sono né se, né ma, bisogna essere intransigenti, non accettare nessun tipo di condizionamento. L’antimafia si fa con le ripetizioni gratuite nelle scuole, con il volontariato in ospedale, indignandosi contro la Pubblica amministrazione che non fa il proprio dovere, non chiedendo finanziamenti pubblici». Parole durissime, che prendono spunto dalla vicenda della Canale, ma che sono dirette a tutta quella che Gratteri definisce «antimafia delle parole», dove spesso – sottolinea il procuratore aggiunto «manca la coerenza fra ciò che si dice e ciò che si fa». Ma la vicenda della Canale – ci tiene ad aggiungere il procuratore capo della Dda Cafiero de Raho – non deve indurre «a trarre un giudizio definitivo sull’antimafia da un singolo episodio. Ci sono al contrario soggetti e movimenti che agiscono in maniera encomiabile. L’antimafia deve esistere soprattutto a Reggio Calabria, dove esistono meno manifestazioni per la legalità che nel resto d’Italia. Questo episodio non ci deve portare a riconsiderare il giudizio sull’antimafia, che è uno strumento necessario e importantissimo per una società». (0020)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x