Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Risarcimento per l`incarico illegittimo, Petramala assolto

COSENZA Per l`ex direttore generale dell`Asp di Cosenza, Franco Petramala, arriva l`assoluzione dei giudici della Corte dei conti. La magistratura contabile ne aveva chiesto la condanna al pagament…

Pubblicato il: 13/12/2013 – 21:08
Risarcimento per l`incarico illegittimo, Petramala assolto

COSENZA Per l`ex direttore generale dell`Asp di Cosenza, Franco Petramala, arriva l`assoluzione dei giudici della Corte dei conti. La magistratura contabile ne aveva chiesto la condanna al pagamento di 313mila euro. Secondo l`accusa, il suo incarico era stato svolto illegittimamente. I magistrati, infatti, contestavano a Petramala «l`assunzione dell’incarico di direttore generale dell`Azienda sanitaria provinciale di Cosenza pur in presenza di una situazione di incompatibilità discendente dallo svolgimento di attività imprenditoriale». Petramala, infatti, risultava essere amministratore unico e socio di maggioranza di una srl, e lo era stato «prima e durante» il suo incarico. I giudici hanno riconosciuto questa anomalia, segnalando che la condotta dell`ex direttore generale «è stata posta in essere contravvenendo a puntuali previsioni legislative in materia». Ma, continua la sentenza, per arrivare a una condanna «è necessaria la prova di un danno erariale». Per ottenere il risarcimento dall`ex manager, l`accusa avrebbe dovuto provare una «riscontrata minore resa del servizio, con abbassamento quantitativo o qualitativo delle prestazioni lavorative» oppure «una situazione di disordine amministrativo o di inefficienza gestionale, riconducibili al direttore». Cose che, nel caso di Petramala «non sono state in alcun modo dimostrate (e neppure meramente dichiarate)» dalla Procura. Nessuno, insomma, ha ipotizzato che le «energie lavorative» del direttore generale «fossero distolte dalle funzioni pubbliche per essere destinate alla società di cui era proprietario e amministratore». È per questo motivo che la richiesta dell`accusa è stata rigettata, anche perché la difesa di Petramala, rappresentato dall`avvocato Giulia Catalano, ha dimostrato che quella società «era inattiva e che quindi non poteva assorbirne neppure in parte le energie lavorative».

IL LICENZIAMENTO ERA ILLEGITTIMO
C`era anche un precedente che ha giocato a favore dell`ex manager. Nello scorso mese di maggio, il Tribunale di Cosenza aveva giudicato illegittimo il suo licenziamento da parte della Regione. La scelta dell`esecutivo guidato da Giuseppe Scopelliti si era materializzata il 22 aprile 2010, per gli stessi motivi per i quali Petramala era sotto processo da parte della magistratura contabile, e cioè il suo ruolo di amministratore nella srl e la conseguente presunta incompatibilità con le funzioni pubbliche. Le conclusioni del giudice del lavoro hanno anticipato di qualche mese – la sentenza è dello scorso maggio – quelle della Corte dei conti: quella società era inattiva e «non è stato provato che vi sia stato da parte del Petramala un impegno lavorativo, un dispendio di energie fisiche e intellettuali in favore di altro soggetto, con inevitabile sottrazione di energie e impegno all`incarico di direttore generale». (0040)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x