Tragico incidente a viale Cosmai I due giovani morti per l`impatto

COSENZA E` stato il forte impatto a causare la morte di Salvatore Altomare (20 anni) e Salvatore Candido (19), che lo scorso 18 ottobre hanno perso la vita in un tragico incidente stradale a Cosenza. E` quanto emerso dalle consulenze mediche, depositate nei giorni scorsi in Procura.
E si attende ancora l`esito degli esami scientifici neffettuati sui mezzi. Il pubblico ministero Antonio Bruno Tridico ha chiesto di esaminare lo scooter sul quale viaggiavano i due giovani – che non era di loro proprietà e con il quale si sono schiantati contro la rotonda di viale Cosmai –, e la Fiat Panda. Quest`ultima – non coinvolta nel violento impatto – era di proprietà della mamma di Altomare ed era guidata da Vincenzo Greco, un conoscente delle vittime che al momento risulta indagato per favoreggiamento. Secondo quanto emerso dalle indagini, Greco con la fidanzata avrebbe incontrato i due Salvatore in un locale e insieme avrebbero deciso di proseguire la nottata facendo un giro. A quel punto, Greco avrebbe chiesto ai ragazzi di prestargli l`auto perché la sua fidanzata aveva freddo e avrebbe dato alle vittime il motorino, che poi si è scoperto non essere di sua proprietà. Infine, l`impatto mortale. Dai video ripresi da alcune telecamere della zona si vede la Panda precedere di poco il motorino e proseguire anche dopo l`incidente. Greco, infatti, ha sempre sostenuto di non essersi accorto dello schianto. Gli accertamenti della Scientifica di Reggio Calabria – che dovrebbero arrivare verso fine gennaio – dovranno verificare se lo scooter sia stato toccato dalla Panda anche perché – secondo quanto emerso dalle indagini – non ci sono tracce di frenata, cioè bisognerà valutare se la vernice trovata sullo scooter è compatibile con quella rinvenuta sull`automobile. L`inchiesta è in corso e tanti sono i punti da chiarire. Greco è accusato di favoreggiamento per aver ostacolato le investigazioni ma non è escluso che venga indagato anche per omissione di soccorso: da verificare che il giovane non si sia effettivamente accorto del violento impatto. Il lavoro degli inquirenti dovrebbe essere facilitato dal fatto che l`automobile era dotata di gps satellitare. I rilievi dovranno, inoltre, accertare se sui mezzi ci siano tracce di polvere da sparo per verificare un`altra ipotesi: quella di una sparatoria prima dell`incidente. Alcune persone, sentite dagli inquirenti, hanno parlato di un botto simile a uno sparo. Ma – sembrerebbe l`ipotesi più probabile – quel rumore sarebbe stato causato dalla caduta del casco che i ragazzi – morti sul colpo – indossavano. Dinamica e circostanze ancora tutte da chiarire, sulle quali la Procura di Cosenza sta lavorando. (0050)