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Cosenza, il sindaco: portare il caso dell`ospedale Annunziata all`attenzione del tavolo Massicci

COSENZA “La situazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza deve essere portata al più presto all’attenzione del tavolo Massicci”. Lo ha affermato il sindaco Mario Occhiuto che sull’emergenza c…

Pubblicato il: 17/12/2013 – 17:21
Cosenza, il sindaco: portare il caso dell`ospedale Annunziata all`attenzione del tavolo Massicci

COSENZA “La situazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza deve essere portata al più presto all’attenzione del tavolo Massicci”. Lo ha affermato il sindaco Mario Occhiuto che sull’emergenza che sta interessando il presidio ospedaliero di Cosenza convocherà, a breve, una seduta della Conferenza dei sindaci dell’Asp della quale è presidente. “Il progressivo depauperamento dell’ospedale civile di Cosenza al quale abbiamo assistito negli ultimi decenni – afferma Occhiuto – è scandaloso. Ecco perché non potremo tollerare ulteriori accorpamenti, di cui si sta parlando in questi giorni e con i quali si tenterebbe di mettere riparo ad una situazione che va facendosi sempre più difficile e intollerabile. Di questo passo, l’ospedale dell’Annunziata non sarà più nelle condizioni di assicurare quelle prestazioni sanitarie in grado di tutelare adeguatamente il diritto alla salute dei cittadini. Se la situazione attuale non ha assunto toni più drammatici – ha aggiunto il Sindaco Occhiuto – ciò lo si deve all’encomiabile sacrificio di tutto il personale dell’ospedale che, con grande spirito di servizio, ha continuato a garantire le prestazioni, pur in presenza di assolute difficoltà, come quelle che si manifestano, purtroppo, anche all’interno del pronto soccorso, dove si opera nella più abnorme promiscuità. Situazioni queste, incompatibili con la necessità, quanto mai avvertita, di ripristinare quelle condizioni di civiltà, di dignità del lavoro e dei livelli di assistenza che devono essere primariamente assicurati se veramente si vuole parlare di sanità, in termini seri ed innovativi. La Conferenza dei sindaci, che mi onoro di presiedere – ha detto ancora Occhiuto – sarà chiamata a dibattere le problematiche che angustiano il nostro presidio ospedaliero (che serve una cospicua fetta del territorio provinciale) ed è ad essa che demanderemo il compito di investire ufficialmente il tavolo Massicci per affrontare le questioni in maniera compiuta e con la massima attenzione”.
La Commissione sanità e servizi sociali del Comune di Cosenza accoglie il grido di allarme del direttore generale dell’Azienda pspedaliera Paolo Maria Gangemi e vota, all’unanimità, un ordine del giorno nel quale chiede la convocazione immediata di una seduta del consiglio comunale, alla presenza dello stesso direttore Gangemi e del presidente della giunta regionale della Calabria Giuseppe Scopelliti, dedicata all’esame della situazione di emergenza nella quale versa il presidio ospedaliero di Cosenza. Queste le conclusioni cui è pervenuta questa mattina la seduta della Commissione sanità e servizi sociali che il neo Presidente Massimo Bozzo aveva convocato a Palazzo dei Bruzi per discutere, con il direttore generale Gangemi, soprattutto delle sorti del reparto di pediatria oncologica ospitato in locali inadeguati, dal punto di vista logistico, e non rispondenti alle mutate esigenze richieste dai percorsi di cura dei piccoli pazienti, ma anche dei loro genitori, dei medici e del personale infermieristico. E’ evidente che la discussione dal tema principale si è poi spostata anche in altre direzioni, affrontando altri problemi posti sul tavolo dai diversi interventi che si sono succeduti. La seduta della Commissione è stata aperta dal presidente Massimo Bozzo che ha elogiato la grande umanità, la preparazione professionale dei medici e del personale infermieristico del reparto di pediatria oncologica dell’ospedale dell’Annunziata “che ne fanno – ha detto Bozzo – uno dei migliori reparti in tutto il centro Sud. Purtroppo i locali che lo ospitano non sono adeguati alle mutate esigenze”. Di qui la proposta di Bozzo di affrontare compiutamente la questione anche con il coinvolgimento dell’associazione “Gianmarco De Maria” che dal 2002 è sorta con l’obiettivo di prendersi cura dei piccoli degenti ospiti dell’ospedale dell’Annunziata assicurando loro una serie di attività ludiche, ma anche curando il rapporto con i loro familiari. Alla seduta di commissione hanno partecipato, invitati dal presidente Bozzo, sia il presidente dell’associazione, Francesco De Maria, sia il primario del reparto di pediatria oncologica, dottor Domenico Sperlì. Francesco De Maria ha illustrato la proposta dell’associazione che è quella di dar vita, attivando le giuste sinergie con gli enti di prossimità, ad un nuovo reparto di pediatria oncologica. “Si parla del suo spostamento da circa un decennio, ma non è stato ancora attuato. Ora è venuto il momento di mettere in campo tutte le sinergie necessarie e avviare quella raccolta di fondi, nella più assoluta trasparenza, che ci consentirebbe di realizzare quello che potrebbe sembrare un progetto da pazzi (occorrerebbe circa un milione di euro), ma l’unico che può perseguire l’obiettivo di vedere i bambini ammalati sorridere e giocare in spazi adeguati, dove tutti si possano sentire più accolti, dai genitori, ai medici, al personale infermieristico.” L’importanza della realizzazione del nuovo reparto di pediatria oncologica è stata sottolineata anche dal primario, Domenico Sperlì, che, dati alla mano, ha ricordato che in 12 anni il reparto ha curato 201 bambini affetti da tumori, al ritmo di 14-16 all’anno e che buona parte di loro erano affetti da leucemia. Sperlì ha indicato anche i costi di un intero piano di cura, pari a 120 mila euro per ciascun paziente. “Non vorremmo – ha sottolineato il dottor Sperlì – che i risultati raggiunti venissero vanificati a causa della inadeguatezza degli spazi, esigui, di cui oggi disponiamo, a cominciare da quelli che ospitano la scuola per i piccoli degenti, racchiusi in pochissimi metri quadri, ed anche per la riduzione del personale (prima composto da 11 medici e circa 16 infermieri, ora ridotto a 8 medici e 11 infermieri)”. Tranquillizzante l’intervento del direttore generale Gangemi che ha subito assicurato che il nuovo reparto di pediatria oncologica si farà, non escludendo che il tutto potrebbe avvenire da qui ad un anno. “Credo molto – ha detto – nel percorso di umanizzazione delle cure che non riguarda solo il personale, ma anche i familiari dei piccoli degenti.” Gangemi ha confermato pieno sostegno all’associazione “Gianmarco De Maria” invitando il Comune di Cosenza a fare altrettanto. “Il polo materno-infantile dell’ospedale di Cosenza è un’eccellenza riconosciuta non solo in Calabria, ma anche altrove e non possiamo permetterci di non sostenerla.” Per fare questo c’è bisogno di personale e Gangemi si è detto come ingessato perché per avere in passato reclutato personale, senza tener conto dei vincoli del piano, è stato fortemente censurato”. Poi il direttore generale si è soffermato sugli interventi che si stanno portando avanti per fronteggiare l’emergenza: dalla prossima inaugurazione del reparto di neuroradiologia interventista che dovrà essere un fiore all’occhiello della sanità calabrese, al reparto di dermatologia per il quale i lavori stanno procedendo speditamente, alla ristrutturazione di tutto il “Mariano Santo”, alla messa in sicurezza dell’Annunziata. Con un occhio proiettato nel futuro Gangemi ha, infine, mostrato la ferma intenzione di creare a Cosenza un Centro regionale di Robotica con l’arrivo dei più alti professionisti della regione che affiancheranno per molto tempo i medici dell’Annunziata contribuendo alla loro formazione e alta specializzazione. Nel corso della Commissione sono inoltre intervenuti i consiglieri comunali Roberto Sacco, Francesco Perri, Mimmo Frammartino, Claudio Nigro e Sergio Nucci. (0050)

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