«La Maersk tornerà a Gioia Tauro»

REGGIO CALABRIA Il Porto di Gioia Tauro si appresta a tagliare il traguardo dei tre milioni di Teus (il numero di container movimentati). Mentre in consiglio regionale si discute della manovra finanziaria, il governatore Peppe Scopelliti e il presidente dell’Autorità portuale, Giovanni Grimaldi, annunciano i nuovi risultati raggiunti dallo scalo della Piana. L’alto numero di container “trattati”, ma non solo. L’altra novità di rilievo è che la Maersk, una delle più grandi società di navigazione al mondo, si appresterebbe a ritornare a Gioia Tauro «nei prossimi mesi», ha assicurato Grimaldi. Che ha poi elencato tutti gli interventi realizzati anche grazie al finanziamento di 80 milioni ricevuto dalla Regione. Uno è l’allargamento del canale portuale, costato 10 milioni e «che dà la possibilità di entrare nello scalo anche alle navi di nuova generazione». Poi la realizzazione del consolidamento dei fondali e l’adeguamento del tratto della banchina nord. «Tutti i lavori finanziati – ha spiegato Grimaldi – sono in fase di ultimazione». Con un’eccezione, il Terminal intermodale, «la cui gara verrà ripubblicata a gennaio».
Altre note positive riguardano la riduzione dell’assenteismo dei dipendenti, passato a «un fisiologico 4-5%», e l’aumento della produttività, «con quasi 30 contenitori lavorati ogni ora», ha aggiunto.
Non mancano però i problemi. Su tutti, c’è la concorrenza spietata dei porti del Nordafrica. Grimaldi propone alcune ricette per aumentare l’appetibilità di Gioia: riduzione delle accise sui prodotti energetici, per gli oneri sociali e sul costo dei servizi tecnico-nautici. «I rimorchiatori – puntualizza per fare un esempio – oggi costano il 25% in più rispetto ai porti concorrenti».
Tramonta invece la realizzazione della seconda apertura dello scalo. Grimaldi è infatti convinto che il porto funzioni bene anche così e che la nuova “bocca” comporterebbe solo un dispendio di risorse per avere benefici minimi: «Determinerebbe un risparmio di tempo di soli 15 minuti per navi che sono in viaggio da giorni».
Il governatore Scopelliti sottolinea invece la nuova inversione di tendenza, con l’obiettivo dei tre milioni di Teus che segnano una netta ripresa dell’intera struttura portuale. «Fino allo scorso anno erano 2,8, l’anno prima 2,3. Questo risultato è il frutto della sintonia tra Regione e Autorità portuale. Il ritorno di Maersk ci fa inoltre sperare in un risultato migliore per i prossimi anni».
E, di fronte a uno scalo in ripresa, si fa sempre più urgente l’istituzione della Zona economica speciale per Gioia Tauro. «Questa mattina ho inviato una lettera al premier Letta – ha comunicato il governatore –. La Zes è uno strumento in grado di stravolgere il futuro di quella parte di regione».

POLEMICA SU LSU-LPU
Scopelliti, però, trova anche il tempo per intervenire sulla stabilizzazione dei lavoratori lsu-lpu. Il governatore spiega che «è una barzelletta che i parlamentari del centrosinistra abbiano fatto approvare quell’emendamento. Sono stati il sottoscritto e l’assessore Nazzareno Salerno a sbattersi per farlo approvare». Scopelliti ha ripercorso tutto I’iter che determinato il via libera al provvedimento, che produrrà lo svuotamento del bacino e la stabilizzazione dei lavoratori. «I parlamentari del centrosinistra – ha aggiunto – si prendano i meriti solo quando fanno qualcosa loro».