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Disabile aggredito in casa, lo salva la badante

REGGIO CALABRIA La squadra mobile di Reggio Calabria ha arrestato un pregiudicato, Consolato Vitetta, 26 anni, con l`accusa di avere tentato di rapinare ieri sera, assieme a un complice che è ricer…

Pubblicato il: 21/12/2013 – 13:30
Disabile aggredito in casa, lo salva la badante

REGGIO CALABRIA La squadra mobile di Reggio Calabria ha arrestato un pregiudicato, Consolato Vitetta, 26 anni, con l`accusa di avere tentato di rapinare ieri sera, assieme a un complice che è ricercato, un disabile dopo essersi introdotto nella sua abitazione e averlo aggredito. Gli agenti sono intervenuti grazie alla segnalazione fatta da alcuni vicini di casa del disabile, allarmati dalle grida della badante della vittima che, tra l`altro, avevano indotto alla fuga i banditi.
In particolare, verso le 19, nella centralissima via Messina, a Reggio – secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – Vitetta e un complice ancora non identificato, fingendo di dovere procedere alla consegna di prodotti di rosticceria, si introducevano nell’abitazione della vittima, C.P., 60 anni, disabile. Mentre il complice, armato di pistola, bloccava la badante rumena, Vitetta si portava direttamente nella camera da letto dove c`era una cassaforte. Dopo vani tentativi di aprirla, il malvivente che minacciava la badante iniziava ad usarle violenza, percuotendola con la canna della pistola e intimandole di consegnare le chiavi, con esito negativo.
A quel punto, i due si dirigevano verso C.P., che si trovava nella stanza da bagno seduto sulla sua sedia a rotelle, aggredendolo, dopo averne bloccato i movimenti e tappato la bocca per soffocarne le urla.
Persa di vista la badante, quest’ultima iniziava ad urlare portandosi fuori dall’abitazione per richiamare l’attenzione dei vicini che, resisi immediatamente conto di quanto stesse accadendo, repentinamente allertavano le forze dell’ordine. I due rapinatori, pertanto, desistevano dal loro intento criminoso e si davano alla fuga immediata.
Sul posto sono arrivati gli agenti della sezione “Falchi” che prontamente raccoglieva le dettagliate descrizioni fornite dalle vittime e acquisiva le immagini dai sistemi di videosorveglianza di esercizi commerciali vicini, che si rivelavano da subito utili per le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica. Con il confronto delle foto segnaletiche è stato possibile identificare Vitetta. Lo stesso veniva, altresì, riconosciuto dalle vittime cui veniva posto in visione un apposito album fotografico, contenente le foto di diversi pregiudicati. Gli agenti si sono recati immediatamente a casa di Vitetta arrestandolo per concorso in tentata rapina a mano armata, con l’aggravante di avere profittato della minorata difesa fisica di una delle vittime. Durante la perquisizione veniva sequestrato un giubbotto di colore nero che, secondo le descrizioni fornite e le immagini acquisite, corrispondeva a quello indossato durante l’aggressione, il che trovava conferma anche nel successivo riconoscimento fatto dalle vittime. (0050)

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