VIBO VALENTIA Quando si fa confusione tra i simboli istituzionali e quelli di partito, l`anticamera del regime si avvicina. Succede a Vibo Valentia, dove la quarta edizione dell`iniziativa “Musilegalità” – un concerto dell`orchestra e del coro del conservatorio “Fausto Torrefranca” in programma questa sera alle 19, nella chiesta Santa Maria la Nova di Vibo Valentia – riesce a mescolare un manifesto con una celebre immagine di Falcone e Borsellino, gli «auspici della presidenza del consiglio regionale», il patrocinio della Commissione contro la `ndrangheta e il logo della lista Scopelliti presidente. Che compare sotto quello della Regione Calabria e non si capisce proprio cosa ci stia a fare. Qual è il messaggio? Forse che la Regione, la musica e pure la legalità si identificano, ormai, con il movimento che porta il nome del governatore. Bisognerebbe chiederlo a Salvatore Magarò, presidente della Commissione e anche autorevole esponente di quella lista, nelle cui file ha ottenuto la rielezione a Palazzo Campanella. Sarà pure una banale sovrapposizione di loghi, ma il modus operandi è inquietante. Non si chiede un`interpretazione anglosassone della distinzione tra governo e partito, che sarebbe forse troppo (e che, per esempio, avrebbe sconsigliato al presidente Scopelliti di rimanere coordinatore del Pdl – quando esisteva – e contemporaneamente governatore), ma neppure una scelta di tipo sovietico (non se la prenda Scopelliti per l`accostamento) come quella di confondere la propria lista con le finalità istituzionali della Regione e con un`iniziativa che dovrebbe rivolgersi a tutti, senza distinzioni. (0020)
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