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La guerra di piazza Bilotti continua: «Indagini su richiesta di Gentile»

COSENZA La terza inchiesta aperta sull`iter dei lavori di piazza Bilotti genera una nuova reazione del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Ancora più esplicita di quella registrata ieri, se possibi…

Pubblicato il: 10/01/2014 – 12:16
La guerra di piazza Bilotti continua: «Indagini su richiesta di Gentile»

COSENZA La terza inchiesta aperta sull`iter dei lavori di piazza Bilotti genera una nuova reazione del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Ancora più esplicita di quella registrata ieri, se possibile. Il primo cittadino chiama in causa anche gli uffici giudiziari del capoluogo bruzio in una dichiarazione che affida al suo profilo facebook. Dalla tribuna del social network Occhiuto esordisce così: « C`è una certa solerzia ad aprire indagini su richiesta di Gentile».
E poi specifica «che esistono persone che hanno sempre lavorato e altre che hanno sfruttato le istituzioni per annidarvisi e coltivare i loro loschi interessi a danno dei cittadini. Non tutti siamo uguali. Io sono stato costretto a fare delle scelte e mettermi contro i prepotenti e i mafiosi di questa città correndo evidenti rischi. Non esiste solo la mafia, la cultura mafiosa si è infiltrata nelle istituzioni creando legami che gli permettono di continuare a sopravvivere ricattando e condizionando lo sviluppo del territorio».
Parole pesanti, perché accostate al nome dei suoi ex alleati nella campagna elettorale che ha portato il centrodestra a governare per la prima volta la città. Il sindaco spiega di non aver «accettato ricatti» e di non voler accettare «condizionamenti, perché abbiamo la coscienza a posto. Qualcuno potrà solo inventare se vuole. Vorrei però che qualcuno sentisse anche me riguardo alle eventuali pressioni esercitate sugli uffici per le assegnazioni di immobili a congiunti che ci hanno costretto a delibere di revoca in autotutela, riguardo a case affidate abusivamente ad amici e portaborse a danno di possibili assegnatari aventi titolo, a possibili tentativi di condizionamento di grandi appalti».
Occhiuto, che ieri ha annunciato la presentazione di una denuncia, è pronto a parlare con i magistrati e chiama all`adunata gli «antagonisti» della città: «Non capisco perché con questi metodi usati negli anni ci sia una totale immunità e impunità, e oggi che tutti sanno (anche i muri) nel Palazzo Comunale di quanto sia trasparente l`operato si apre un`inchiesta ogni quindici giorni. Ben vengano le inchieste così avremmo possibilità di chiarire tutto. Ma se inchieste devono essere, inchieste anche per riparare a questo schifo che va avanti da decenni a danno dei calabresi. Ora basta, se ci sono antagonisti veri in questa città, arruolatemi perché io sono con voi».

KATYA GENTILE: «FACCIA I NOMI»
La risposta di Katya Gentile, ex vicesindaco del Comune, dalla quale è arrivata la denuncia che ha portato all`apertura del nuovo fascicolo, è arrivata dopo pochi minuti. Sempre su Facebook, l`ex numero due della giunta ha risposto al sindaco, parlando di «insinuazioni ridicole, ma al contempo infamanti. Mi auguro che trovi il coraggio, che non ha trovato prima che la Procura aprisse un’indagine su piazza Bilotti, di fare le denunce con nomi e cognomi. Io, intanto, rimango a disposizione dell’autorità giudiziaria». (0020)

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