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Non aveva i titoli, revocato l`incarico a Prampolini

CATANZARO Non aveva i titoli per esercitare quel ruolo. Con questa motivazione la giunta regionale ha revocato l`incarico a Franco Prampolini.  L`ormai ex direttore del settore “Politiche energetic…

Pubblicato il: 10/01/2014 – 17:19
Non aveva i titoli, revocato l`incarico a Prampolini

CATANZARO Non aveva i titoli per esercitare quel ruolo. Con questa motivazione la giunta regionale ha revocato l`incarico a Franco Prampolini.  L`ormai ex direttore del settore “Politiche energetiche e risorse geotermiche” – presso il dipartimento Attività produttive della Regione – era stato nominato nonostante non possedesse i requisiti per divenire direttore amministrativo. A sancirlo una delibera dell`esecutivo regionale che si è accorto a un anno e mezzo dalla nomina che quel ruolo non poteva essere occupato dal docente di Architettura alla “Mediterranea” di Reggio.
Un ruolo non marginale quello svolto da Prampolini in un settore delicatissimo per il futuro della Calabria. La firma del dirigente, infatti, compare in molti documenti fondamentali per proseguire l`iter di realizzazione delle tante, forse troppe, centrali che negli ultimi anni si stanno cercando di costruire nella nostra regione. Su tutte quella di Sorbo San Basile, nella presila catanzarese, ma soprattutto la riconversione della megacentrale del Mercure.
Proprio per quella vicenda Prampolini si era battuto per accelerare l`iter autorizzativo di riaccensione dell`impianto per la produzione di energia elettrica noncurante della posizione avversa dell`ente Parco del Pollino. Un passaggio così forzato da portare ambientalisti e alcuni Comuni lucani del Parco – la centrale sorge nel cuore dell`area protetta – ad opporsi con successo al Tribunale amministrativo e al Consiglio di Stato dove ancora pende il giudizio.
Ma dietro quella firma ci sono anche i visti alle decine di impianti eolici, a biomassa e di altra natura che in una regione da sempre “colonia energetica” del Paese – dato il surplus di produzione da tempo registrato in Calabria – non sarebbero motivati. Da qui la delicatezza dell`incarico e, viceversa, la superficialità dimostrata dalla Regione nell`affidarlo. Una superficialità a cui la stessa amministrazione regionale con questa decisione ha messo la proverbiale pezza: «Annullamento in autotutela» per «vizio dell`incarico conferito». Si potrebbe dire: meglio tardi che mai. (0090)

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