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Sel, Speranza traccia la linea «Il migliore, senza primarie»

LAMEZIA TERME Le primarie non servono, serve l`“uomo migliore”, una personalità d`alto profilo che da sola possa incarnare il meglio del centrosinistra calabrese. Dal congresso regionale di Sel a L…

Pubblicato il: 11/01/2014 – 14:26
Sel, Speranza traccia la linea «Il migliore, senza primarie»

LAMEZIA TERME Le primarie non servono, serve l`“uomo migliore”, una personalità d`alto profilo che da sola possa incarnare il meglio del centrosinistra calabrese. Dal congresso regionale di Sel a Lamezia, Gianni Speranza lancia la sua proposta per far uscire dal guado l`area politica nella quale continua a riconoscersi. La stessa che, alle ultime elezioni regionali del 2010, è stata tramortita dal centrodestra a trazione scopellitiana. Non bisogna commettere lo stesso errore, sembra dire oggi il sindaco della città della Piana. E forse lo strumento delle primarie non farebbe altro che acuire le tensioni in un centrosinistra in perenne fibrillazione. «Manca un anno alle Regionali, quando battiamo un colpo positivo?», chiede retoricamente il coordinatore di Sel, per il quale la sfida deve essere condotta «senza tattiche, ma attraverso un centrosinistra che vuole cambiare rompendo con le caste, con quelli che vanno da una parte all`altra a seconda delle convenienze politiche».
No, Speranza è convinto della necessità di prendere «il meglio» delle esperienze calabresi «allo scopo di vincere non tanto per vincere, ma per vincere e cambiare sul serio. Se si fa questo non c`è nemmeno bisogno delle primarie». Il sindaco di Lamezia ha le idee molto chiare, ma forse nel partito che oggi celebra il suo congresso regionale non tutti la pensano come lui. Il deputato Ferdinando Aiello, ad esempio: «Le frammentazioni agevolano il centrodestra. Per evitarle si devono fare primarie più larghe possibili, tenendo in considerazione anche la società civile. Un partito come Sel non può non rivendicare questo strumento, senza il quale non ci sarebbero state le vittoria di Vendola in Puglia, di Doria a Genova e Pisapia a Milano». Insomma, tra i vendoliani calabresi regna la confusione. Ma il congresso, almeno in questa fase, potrà concorrere a sciogliere alcuni dubbi e a serrare le fila in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. È chiaro che Sel, dopo la delusione patita alle scorse Politiche, non può permettersi passi falsi. Significherebbe estinzione. E la sala non proprio affollatissima del Parco “Peppino Impastato” testimonia che Sel è un partito che ha vissuto giorni decisamente migliori.
I lavori dell`assise, intitolata “#La Calabria da cambiare”, intanto proseguono. È da qui che salteranno fuori i nomi dei sette delegati che parteciperanno – insieme agli altri rappresentanti dei circoli – al congresso nazionale del partito, in programma dal 24 al 26 gennaio. Solo dopo quella data i vendoliani eleggeranno il proprio segretario regionale.
Diversi gli interventi di personalità anche non di stretta “osservanza vendoliana”. Uno di questi è l`ex candidato alla presidenza della Regione, l`imprenditore Pippo Callipo. Poche parole, tutte caustiche, rivolte principalmente ai detrattori di Giannetto Speranza, alle prese con la perenne crisi politica al Comune di Lamezia: «Siamo con te – dice rivolto al sindaco –. Dobbiamo resistere, combattere contro la gente che non vuole il bene della Calabria». Le esternazioni più dure, però, portano la firma di Nicola Fiorita, professore di Diritto canonico all`Unical. E hanno un unico bersaglio: gli uomini che guidano la Regione. Il docente cita due esempi: il “caso Fallara” – che ha scoperchiato la voragine finanziaria del Comune di Reggio, amministrato per molti anni dall`attuale governatore, Peppe Scopelliti – e la vicenda relativa a Giovanni Laganà, l`ex dg del dipartimento Lavori pubblici che si è occupato dei bandi per la costruzione dei quattro nuovi ospedali calabresi. Uno dei quali, quello della Sibaritide, è stato affidato a una società nella quale lavora la moglie dell`ex manager della Regione. «Tutto questo ci dice che siamo governati dalla peggiore gente possibile», osserva Fiorita, secondo cui il primo compito di Sel «è di costruire un`opposizione credibile e all`altezza della situazione».
Manca ormai poco, però. Nel 2015 si vota. Speranza ha gettato il suo personale sasso nella palude del centrosinistra. Che prima o poi dovrà decidersi: primarie sì o primarie no? (0040)

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