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I soldi per pagare le imprese ci sono, ma si blocca tutto alla Regione

Avete presente le storie di imprenditori calabresi costretti a ridimensionare i propri progetti perché le amministrazioni pubbliche non pagano? Bene, continuerete a leggerle e ascoltarle. Perché, n…

Pubblicato il: 12/01/2014 – 15:51
I soldi per pagare le imprese ci sono, ma si blocca tutto alla Regione

Avete presente le storie di imprenditori calabresi costretti a ridimensionare i propri progetti perché le amministrazioni pubbliche non pagano? Bene, continuerete a leggerle e ascoltarle. Perché, nonostante l’impegno degli ultimi due governi (che su questo punto hanno racimolato risorse significative) e di Bruxelles, i pagamenti calabresi restano al palo. O, almeno, sono molto lontani da uno standard di efficienza. Lo dice il ministero dell’Economia. Lo spiegano bene le cifre e anche una prospettiva per l’anno appena iniziato e per il quale la Regione ha rinunciato alle anticipazioni offerte dal governo.
Le leggi per il pagamento dei creditori e gli accordi con Bruxelles hanno messo in moto 27 miliardi e 458 milioni e, al 29 novembre dello scorso anno, ne è stato reso disponibile circa l’89 per cento. In tutto 24 miliardi e 416 milioni di cui 16 miliardi 281 milioni già materialmente utilizzati per i pagamenti dei fornitori. Com’è andata in Calabria? Non bene, secondo il monitoraggio effettuato dal ministero dell’Economia e raccontato da Sergio Rizzo sul Corriere della Sera. E’ il sito internet del ministero a metterlo nero su bianco: “Circa 1,5 miliardi ancora non erogati per la prima fase sono destinati a tre Regioni che non hanno ancora completato gli adempimenti necessari a ottenere il finanziamento”. Si parla di Calabria, Campania e Sicilia. E bisogna ricordare che la prima fase si riferisce ai 20 miliardi stanziati da un decreto dell’aprile 2013: otto mesi fa.
Il Corsera dedica un approfondimento al “caso Calabria”: “Per i debiti non sanitari la Calabria si è vista assegnare una prima tranche di 101 milioni, ma la verifica dei relativi adempimenti si è risolta positivamente per soli 73 milioni”. La casella dei debiti pagati, invece, è tristemente vuota. “Poi da Catanzaro – continua Rizzo – hanno sorprendentemente comunicati di voler persino rinunciare alle anticipazioni per il 2014”. Come dire che non c’è fretta: le imprese calabresi possono aspettare. E dire che “il solo Comune di Reggio Calabria era riuscito, prima del commissariamento, ad accumulare fatture dell’elettricità non pagate per 20 milioni”.
C’è anche un approfondimento, sul sito del ministero, dedicato ai debiti sanitari. Lì le cose – subordinate alle riunioni del Tavolo Massicci – vanno un po’ meglio. L’importo assegnato alla Regione è di 107 milioni di euro, quello accessibile (dopo l’analisi del tavolo tecnico) è di 89,75 milioni e sono stati pagati debiti per 37 milioni (cifra fissata al 18 novembre scorso).
Per le aziende calabresi che hanno crediti nei confronti della pubblica amministrazione sono (e saranno) tempi durissimi. (0020)

IL REPORT | I dati del ministero dell’Economia

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