SORIANO CALABRO La casa di riposo realizzata «con i soldi dei fedeli» e lasciata in eredità dall`ex parroco ai nipoti finisce al centro di un procedimento giudiziario. È stato don Pino Sergio, attuale parroco di Soriano Calabro, a intentare una causa civile, attraverso l`avvocato Maria Rosaria Nesci, nei confronti degli eredi di don Francesco Bevilacqua, reo, secondo i suoi accusatori, di essersi «appropriato» di quell`edificio – costruito, su un terreno di proprietà dei padri domenicani, grazie alle donazioni dei parrocchiani – tramite un usucapione che, al momento della scoperta, cioè dopo la morte di don Bevilacqua, ha suscitato non poca indignazione nella comunità sorianese. Così l`attuale parroco, supportato dai parrocchiani riuniti in un comitato spontaneo, ha impugnato la sentenza con cui nel 2012 veniva concesso l`usucapione del terreno e quindi anche dell`edificio. Giovedì ci sarà la prima udienza, cui si è arrivati dopo che nel giugno scorso don Sergio aveva reso il caso di dominio pubblico con una lettera aperta. Intanto l`indignazione per l`accaduto è arrivata anche sui social network: nel gruppo fb “Comitato Riprendiamoci la casa di riposo”, tra articoli di stampa e proposte, spunta anche la notizia secondo cui «per la restituzione della casa di riposo gli eredi hanno chiesto 400mila euro».
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