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Un progetto sperimentale per ridurre i ricoveri ospedalieri

CATANZARO Ridurre gli accessi con codice bianco nei pronto soccorso, potenziare la prevenzione e arginare il trattamento ospedaliero di patologie croniche come diabete e ipertensione. Sono alcuni d…

Pubblicato il: 13/01/2014 – 13:40
Un progetto sperimentale per ridurre i ricoveri ospedalieri

CATANZARO Ridurre gli accessi con codice bianco nei pronto soccorso, potenziare la prevenzione e arginare il trattamento ospedaliero di patologie croniche come diabete e ipertensione. Sono alcuni degli obiettivi del progetto Unità complesse di cure primarie (Uccp) e assistenza domiciliare, presentato a Catanzaro dal presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, e dal direttore generale dell`Azienda sanitaria provinciale del capoluogo, Gerardo Mancuso. Presente l`assessore regionale al Personale, Domenico Tallini e i sindaci di Catanzaro, Sergio Abramo, di Decollatura, Annamaria Cardamone, e di Conflenti, Giovanni Paola. La sperimentazione del servizio di assistenza, che è partita inizialmente a Lamezia Terme, è stata estesa ad altre cinque realtà territoriali della provincia: Catanzaro, Catanzaro Lido, Borgia, Soverato e Soveria Mannelli-Decollatura e prevede, in unico luogo fisico, la presenza, per l`intero arco delle 24 ore, di medici di famiglia, medici di guardia medica e specialisti. Il bacino di interesse è di circa 77mila persone, pari al 23% della popolazione residente nella provincia. «Questa attività, resa concreta dall`Asp di Catanzaro – ha detto il presidente Scopelliti – mette concretamente in campo sul territorio un servizio che si fonda sull`idea di mettere insieme una serie di professionalità mediche e sanitarie a disposizione del territorio. Il paziente, all`interno di questa struttura, infatti, avrà la possibilità di trovare sempre il proprio medico di famiglia, che è colui che conosce perfettamente la sua storia clinica, assieme ad altre professionalità come i medici di continuità assistenziale (ex guardie mediche) e degli specialisti. E questo a differenza di quanto potrebbe accadere con un accesso in una struttura ospedaliera dove non si ha contezza del pregresso del paziente». «In questo modo – ha aggiunto Scopelliti – si realizza una sanità a mio giudizio vincente e più rispondente ai bisogni della collettività. In tal senso, ringrazio i medici che hanno voluto sposare il progetto, che va incontro alla necessità di una sanità, come è nella nostra visione, sempre più vicina al cittadino».   L`assessore Tallini ha parlato del progetto come della dimostrazione della «rivoluzione avviata nella sanità dal presidente Scopelliti anche nella sua qualità di commissario straordinario. Se abbiamo chiesto sacrifici ai calabresi – ha aggiunto – lo abbiamo fatto per ottenere servizi migliori. Per la prima volta, adesso, si potrà ottenere quel drenaggio necessario ad evitare l`ingolfamento dei pronto soccorso». «Rispetto alla visione ospedalocentrica che abbiamo ereditato con il carico di disservizi e inefficienze – ha sostenuto il dg Mancuso – adesso presentiamo un progetto che rappresenta un passo in avanti decisivo verso la medicina territoriale che è mancata in questi anni. L`Uccp ha l`obiettivo di evitare ai pazienti di recarsi in ospedale per problematiche da codice bianco». (0090)

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